Il Cavalier Permaloso: “Bombardiamo in Libia, così non diranno più che non conto niente”

Pubblicato il 26 Aprile 2011 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sganceremo bombe in territorio libico per non fare la figura di quelli che non contano niente. Non è un’interpretazione malevola del pensiero di Berlusconi, lo ha detto lui stesso durante la conferenza stampa congiunta con Sarkozy. ”Non volevo che l’Italia fosse considerata partecipante ma non a pieno titolo” dando anche all’opposizione interna uno strumento che ”avrebbe sfruttato”.  ”Questa decisione è stata presa anche perché nessuno possa dire che l’Italia, o il suo presidente del Consiglio non contano niente”. Testuale. Il riferimento, è ovvio, è a quell’incontro telefonico a tre Obama-Merkel-Sarkozy a cui non fu invitato. Era un consiglio di guerra, giornali e opposizioni si limitarono a fare due più due. Quelle insinuazioni (“non conta niente”) Berlusconi non le ha ancora mandate giù. E il prezzo dell’arrabbiatura lo pagano i poveri libici, gli stessi per i quali il Cavalier Permaloso aveva minacciato di dimettersi pur di risparmiarli.

Quindi apprendiamo che: a) il presidente del Consiglio tiene in gran conto l’opinione dei suoi avversari al punto di non dormirci la notte se qualche oppositore osa dichiarare che non è tenuto nella giusta considerazione nel mondo; b) la suscettibilità personale orienta importanti decisioni di politica estera (bazzecole tipo bombardare una città).

Perché nessuno in futuro si incarichi, attraverso falsi pretesti, di scalfire il monumento a se stesso cui il Cavaliere attende da tutta una vita, sarebbe utile un prontuario. Per esempio: mai accennare alla statura fisica e soprattutto politica del premier, sarebbe spiacevole veder bombardata una città solo per amore di una battuta. Un consiglio all’opposizione: potrebbe sostenere, tanto per dire, che il conflitto d’interessi lo ha fatto ingrassare e che per questo in televisione sembra un bue. Chissà che non ci faccia una legge in merito: in alternativa potrebbe far bombardare antenne e tralicci.