“Berlusconi tradito”: Roma tappezzata da manifesti firmati Pdl

Pubblicato il 5 Maggio 2010 - 15:04| Aggiornato il 6 Maggio 2010 OLTRE 6 MESI FA

“Berlusconi tradito”: l’annuncio è stampato su gialli manifesti di allarme affissi in tutta Roma. Manifesti firmati Pdl e corredati dal simbolo ufficiale del Popolo della Libertà. Dopo la prima riga a caratteri cubitali che denuncia il “tradimento”, sul manifesto una sorta di programma-appello: “Per un nuovo Pdl”. E quindi una sigla che si assume la paternità del messaggio: “Laboratorio”. Non è uno scherzo e neanche un’iniziativa isolata: i manifesti sono centinaia in città, qualcuno li ha stampati in gran numero e affissi praticamente ovunque. Ci sono voluti soldi e uomini in discreta quantità.

Chi è stato e perché? Difficile dire: non certo i “finiani” che anzi figurano nella narrazione interna al Pdl come possibili “traditori” e non certo fedeli di Berlusconi. Allora una “frazione” interna del Pdl romano e laziale, scontenta del lavoro del neo governatore Polverini nella formazione del governo del Lazio? Oppure un gruppo che si autonomina e si auto colloca tra i fedelissimi? E a chi sono rivolti quei manifesti? Non certo ai cittadini cui risultano per forza di cose incomprensibili? Il messaggio, anche se steso in piazza, è ad evidente uso interno: una comunicazione gridata ma allusiva, un avvertimento che solo chi è dentro il Pdl può decrittare. Resta per i comuni mortali quel grido firmato Pdl: “Berlusconi tradito”. Un messaggio stampato e affisso per inquietare.