Camera, ministero Salute si divide dal Welfare: è legge

Pubblicato il 12 Novembre 2009 - 00:59 OLTRE 6 MESI FA

Sì definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge che istituisce il ministero della Salute “spacchettandolo” da quello del Welfare. I voti a favore sul testo, già approvato dal Senato, sono stati 252, 63 i contrari, 156 gli astenuti.

L’opposizione ha contestato che la maggior parte delle competenze in campo sanitario sono regionali. «Sarà una dependance del ministero del’Economia», ha detto David Favia (Idv).

L’Udc si è astenuta sul voto finale; nel Pd parte dei deputati hanno votato contro e parte si sono astenuti; l’Idv ha votato contro. In base al testo approvato, il numero totale dei componenti del governo sale da 60 a 63 (ministro della Salute e due sottosegretari), e viene previsto che tutti i capitoli relativi alla spesa sanitaria, compresi i piani di rientro delle regioni, dipendano dal Tesoro e che il ministero della Salute debba agire sempre di concerto con quello dell’Economia per quanto riguarda il coordinamento e il monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali e l’organizzazione dei servizi sanitari e delle professioni sanitarie per tutti i profili finanziari.

In linea con il federalismo fiscale, infine, il ministro della Salute dovrà riferire annualmente in Parlamento sulla qualità delle attività sanitarie regionali con riferimento ai livelli essenziali delle prestazioni erogate.