Aggredito Capezzone, passato dai Radicali a portavoce del Pdl

Pubblicato il 26 Ottobre 2010 - 21:56 OLTRE 6 MESI FA

Radicale, deputato della Rosa nel Pugno, portavoce di Forza Italia e, poi, del Pdl. E’ la parabola politica di Daniele Capezzone, 38 anni lo scorso 8 settembre, aggredito da uno sconosciuto che lo ha preso a pugni in via dell’Umiltà, nel centro di Roma, a due passi dalla sede del suo partito.

Di origini romane, Capezzone viene conquistato dalla passione per la politica quando era ancora giovanissimo. A diciannove anni, dopo la Maturità classica, prende la tessera radicale. Si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, ma l’impegno nel partito, di cui diventa responsabile dell’informazione, lo sottrae agli studi. Eletto segretario del neo-costituito movimento dei Radicali italiani, nel 2001, intraprende al fianco di Marco Pannella ed Emma Bonino numerose battaglie per la difesa dei diritti civili.

Debutta in televisione e diventa famoso con le comparse a Markette e la caricatura che di lui fa Neri Marcorè a ‘SuperCiro’. Cinque anni dopo, cura la costituzione con lo Sdi di un nuovo soggetto politico, la Rosa nel Pugno, e alle politiche del 2006 viene eletto alla Camera nella circoscrizione elettorale Sicilia I. Nello stesso anno fa scalpore una intervista in cui si dichiara bisessuale. Primo parlamentare radicale ad assumere la presidenza di una commissione permanente, quella per le Attività produttive, il rapporto con Pannella inizia a incrinarsi. Un anno dopo la rottura: lo storico leader radicale non gradisce le critiche che gli muove, e lo accusa di agire per la sua visibilità, e Capezzone lascia i Radicali per fondare un network liberale, Decidere.net. L’adesione al centrodestra arriva nel febbraio del 2008. Capezzone diventa portavoce di Forza Italia e poi del Pdl, incarico che mantiene tuttora, abbracciando la linea politica di Silvio Berlusconi.