Casalino: “Sarti si copriva col mio nome”. E Casalino è uomo d’onore

di Lucio Fero
Pubblicato il 27 Febbraio 2019 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA
Rocco Casalino: "Sarti si copriva col mio nome". E Casalino è uomo d'onore

Casalino: “Sarti si copriva col mio nome”. E Casalino è uomo d’onore (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Casalino, Rocco Casalino da non dimenticare niente meno che portavoce della Presidenza del Consiglio. Dunque un uomo delle istituzioni, un uomo che lavora al livello più alto dello Stato, un uomo che affianca il capo del governo…una persona che non può che essere serissima e affidabile, responsabile e credibile. Dice Rocco Casalino che la parlamentare M5S Giulia Sarti (condividono il partito Casalino e Sarti) si è letteralmente coperta con il suo nome, dietro il suo nome.

Quando, come, perché Giulia Sarti si è coperta con nome di Casalino secondo Casalino? Un po’ di tempo fa, indietro nel tempo: le Iene scoprono che qualche portavoce in Parlamento di M5S, insomma qualche eletto, fa dei bonifici al fondo cui bisogna versare (M5S dice restituire) una parte dello stipendio da parlamentare. Bonifici che però vengono revocati il giorno dopo. Insomma fanno i furbetti del versamento. Tra questi Giulia Sarti. Che dà mostra di nulla sapere, di essere ignara e stupita. E dopo averci pensato sopra un po’ Giulia Sarti rivela al mondo che ad amministrare il suo conto corrente era Bogdan Andrea il suo fidanzato. Faceva tutto lui dice Giulia Sarti. Quindi anche il trucchetto, il magheggio del bonifico che nasce e muore, del versamento mimato.

Tanto va per questa strada Giulia Sarti che finisce per denunciare Bogdan per “appropriazione indebita”. Denuncia alla magistratura. Magistratura che successivamente indagando legge in chat che Giulia Sarti spiegava a Bogdan: “Lo devo fare, me l’hanno consigliato Rocco e Ilaria (Loquenzi ndr) . Devo farlo per salvare la faccia”. E lo chiamava anche “amore” mentre gli spiegava che doveva prendersi la colpa e la denuncia. I magistrati archiviano, non vedono nessuna appropriazione indebita. L’indagine però svela e documenta, almeno sembra, come i curatori dell’immagine di M5S abbiano consigliato alla Sarti di raccontare una bugia e scaricare tutto sulle spalle di Bogdan. 

Così sembra, così si legge in chat, così fa capire la Sarti. Ma passano poche ore e Casalino interviene: la Sarti si è coperta dietro il mio nome quando spiegava, si fa per dire, a Bogdan perché lo denunciava. Secondo Casalino la Sarti ha millantato un consiglio, una spinta che non ci sono stati. Anzi Casalino fa sapere che nulla sapeva: “avessi saputo di mancati versamenti e giri strani avrei informato il capo politico e i probiviri”. Dunque, ricostruisce Casalino, Giulia Sarti si è inventata il consiglio, la pressione M5S ed è stata invece lei a pensare di mettere in mezzo l’allora fidanzato.

Rocco Casalino è uomo d’onore e quindi non è possibile in questa vicenda lo sia anche l’onorevole Giulia Sarti. Stando a quanto dicono entrambi di entrambi, delle due l’una: o davvero l’uomo immagine M5S consigliò di denunciare il fidanzato, e allora oggi il portavoce di Palazzo Chigi mente alla grande, oppure Giulia Sarti millantò un consiglio che non si poteva non ascoltare per mascherare il bidone che tirava al fidanzato.

Bogdan Andrea che, per non saper come si dice né leggere né scrivere, annuncia rivelazioni e querele. Quali non si sa e contro chi non si sa. Però le annuncia. Un ambientino sereno. Ah, Giulia Sarti fino a ieri era presidente della Commissione Giustizia della Camera, un presidio M5S a tutela e vigilanza della limpidezza dei comportamenti pubblici.  

Fonte La Repubblica