Caso Ablyazov, Angelino Alfano al Senato: “Non sapevo niente”

Caso Ablyazov, Angelino Alfano al Senato: “Non sapevo niente”

ROMA – Il ministro Angelino Alfano non sapeva nulla della vicenda Shalabayeva. Nessuno al governo ne sapeva nulla, così come nessun funzionario, fino all’espulsione della donna e della figlia, sapeva che Ablyazov fosse un dissidente. E’ quello che in sostanza dice Alfano al Senato, dove si è presentato per riferire sulla vicenda della moglie del dissidente kazako rimpatriata con la figlia a fine maggio. D’altra parte, ha detto Alfano, le espulsioni non vengono segnalate al ministro.

”Sono qui per riferire di una vicenda di cui non ero stato informato”, ha esordito Alfano. ”Nessun ministro del governo” è stato informato di quanto avvenuto nel caso Ablyazov ma, ha assicurato il vicepremier, dal Governo ”massimo impegno per la protezione internazionale” delle due cittadine kazake espulse dall’Italia.

Alfano ha provveduto a far saltare qualche testa: ha infatti chiesto l’avvicendamento del segretario del Dipartimento di Sicurezza Alessandro Valeri: ”Ho chiesto al capo della polizia una riorganizzazione complessiva del dipartimento della Ps, a cominciare dalla direzione centrale dell’immigrazione. Ho accettato le dimissioni del mio capo di gabinetto e proposto l’avvicendamento del capo della segreteria del dipartimento”.

Negli stessi minuti, appena finito l’intervento di Alfano, l’Ansa pubblica una nota da palazzo Chigi. Ovvero la posizione ufficiale di Enrico Letta. La relazione di Pansa ”contiene una puntuale ed esaustiva ricostruzione dell’intera vicenda” e ”risulta confermato” ”il mancato coinvolgimento dei vertici del Governo, la correttezza sul piano giuridico del procedimento di espulsione, l’esistenza di anomalie che hanno dato luogo all’inchiesta interna”. Letta insomma difende Alfano e i suoi ministri.

Stessa difesa, più o meno, da parte del capo della polizia Alessandro Pansa: ”’In nessun momento è pervenuta o è stata individuata negli archivi di polizia informazione che rilevasse lo status di rifugiato di Ablyazov”.