Caso Ruby, le opposizioni pensano di sfiduciare Berlusconi. E cercano l’intesa con Fli

Silvio Berlusconi

Le parole del presidente del Consiglio Berlusconi sulla vicenda Ruby non convincono le opposizioni, anzi: l’ammissione di un intervento presso la Questura di Milano in favore della minorenne marocchina fermata dalla polizia, ha spinto Pd e Idv a chiedere le dimissioni del premier, e critiche arrivano anche dall’Udc. In attesa di mercoledì, quando il ministro Maroni risponderà alle interrogazioni sulle ”pressioni” ricevute dalla Polizia, è partita un’azione diplomatica verso Fli, nella speranza di convincere i finiani a sostenere una eventuale mozione di sfiducia contro Berlusconi.

Sono due gli aspetti della vicenda Ruby su cui, specie Pd e Idv, insistono: innanzitutto l’intervento del premier nella notte in cui la ragazza fu fermata a Milano; e poi la sicurezza e la ricattabilità del premier stesso. ”A noi non interessa la sua vita privata – ha detto Pier Luigi Bersani -, a noi interessa la sua vita pubblica. Pretendiamo di sapere che cosa e’ avvenuto tra palazzo Chigi e la questura di Milano. E Berlusconi non pensi di poter aggirare questa domanda”.

E dimissioni chiede anche il vicesegretario Pd Enrico Letta, e tutti i dirigenti di Idv, da Leoluca Orlando a Silvana Mura, con Antonio Di Pietro che annuncia la possibilità di una mozione di sfiducia verso il premier se le risposte che mercoledì darà il ministro Maroni, non saranno considerate soddisfacenti.

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