L’AQUILA, 22 GEN – Massimo Cialente, il sindaco de L’Aquila, ha ritirato le dimissioni (quelle presentate lo scorso 11 gennaio dopo l’inchiesta sulla ricostruzione), e si prepara a presentare una nuova giunta e un nuovo vicesindaco, Nicola Trifuoggi, che andrà a sostituire Roberto Riga, indagato.
“È molto importante che Trifuoggi accetti di lavorare con noi. Come è mi è venuta questa idea? Avevamo bisogno di qualcuno che ci aiutasse con l’Italia, mi sono arrovellato in questi giorni… fino a quando la scelta è caduta sul magistrato per 45 anni ha lavorato senza mai guardare in faccia nessuno. Ci aiuterà a ricostruire tutto quello che abbiamo fatto fino a ora, voglio dimostrare quanto di bene fatto dalla mia amministrazione e dagli aquilani fino a oggi. Le critiche per il ritiro delle mie dimissioni? Se hanno scambiato le mie proteste passate per dimissioni, non hanno capito niente. La stampa nazionale è stata molto superficiale”.
“L’Aquila non è un covo di banditi” dice Trifuoggi: “Ho lavorato 45 anni in magistratura, ma per 23 anni sono stato capo di un ufficio quindi ho esperienza amministrativa che metto a disposizione dell’Aquila e spero che sia utile. Ma ho posto delle condizioni: lavorare totalmente gratis per la città. Ho accettato per la stima che ho nei confronti di Cialente, poi ho letto la distorta rappresentazione data degli aquilani e dell’Aquila sulla stampa. Si è parlato di aquilani truffatori e speculatorI. L’Aquila è, invece, una città di persone serie. Per questo ho accettato: per stima e certezza di trovarmi tra persone per bene, con il collante dell’amore per la città. Mia moglie è aquilana, e combattiva come tutti gli aquilani. Spero di dare una buona mano a livello organizzativo, ritengo di conoscere i meccanismi per scovare errori ed evitare che si ripetano nel futuro”.
Tra un Cialente e un Cialente-bis intanto i comitati continuano a protestare: “Qui non cambia mai niente”.
Il video pubblicato dal Centro: