“Compratemi la casa come a Scajola”, su facebook si scatena l’ironia

Pubblicato il 6 Maggio 2010 - 18:22 OLTRE 6 MESI FA

Claudio Scajola

Corre su web, ormai interlocutore immancabile e sempre presente delle vicende quotidiane, anche l’ultima inchiesta che coinvolge il mondo politico con la vicenda della casa di Claudio Scajola a cui è dedicato un gruppo su Facebook. Sul social network sono quasi 50 mila (per l’esattezza 46.773) quelli a cui piace la neonata voce “Quelli che comprano la casa a tua insaputa”.

Apparsa martedì, la pagina è cliccatissima e fioccano i commenti. Con tanta ironia, tono ridanciano, un’infinità di battute, parecchio sarcasmo.

La maggior parte chiede che gli venga comprata una casa a loro insaputa: c’é chi la vorrebbe a Capri, chi in Sardegna, in Brasile, a Bologna, vicino a Firenze, a New York. La fantasia si scatena: chi precisa come deve essere il giardino, la fontana con i pesci rossi, la vista; qualcuno chiede che gli venga pagato il mutuo, altri l’affitto, un altro ancora abbassa il target: ” me lo comprate un divano?”, “vorrei una bicicletta”.

“L’altro giorno ho dovuto lottare contro uno che mi voleva mettere in tasca 200 euro!!! non c’é più religione!”, dice Max. E Claudio: “mio cugino l’anno scorso ha pagato 10.000 di ici perché qualcuno gli ha comprato 10 case… e lui non ne sapeva niente. Proprio scherzi da prete!!!”.

“Sono una vittima – dice invece Gino- lo capisco. Sono 5 anni che cerco chi mi ha pagato la casa di Courmayeur e quella in Costa Smeralda”. Luca commenta: ” Il brutto è che se io non so che mi comprano casa… poi mica ci vado a stare… che spreco!”.

Nel gruppo spunta anche qualche agenzia immobiliare che tra il serio e il faceto si offre come interlocutore per i prossimi acquisti. Serissima una signora: “Io me la sono sudata lavorando dall’età di sedici anni e facendo tantissimi sacrifici e rinunce, preferisco così, la soddisfazione di poter dire questo l’ho fatto io col mio lavoro non ha prezzo. Ora sono in pensione e sono sicura che da casa mia non mi butta fuori nessuno”.