Clini dice sì (con riserva) a Ogm e nucleare, furiosi gli ambientalisti

Pubblicato il 17 Novembre 2011 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA
corrado clini

Corrado Clini (foto Lapresse)

ROMA – Gli Ogm “strumento importante” e ritorno all’atomo “su cui riflettere”, le prime dichiarazioni del neoministro dell’Ambiente Corrado Clini fanno già agitare gli ambientalisti.

Clini, fino a ieri direttore generale del ministero, in un libro uscito a luglio dal titolo ‘Perché gli Ogm’ (a cura di Elio Cadelo, editore Palombi) difende gli Organismi Geneticamente modificati.

”Gli Ogm rappresentano uno strumento importante per affrontare le sfide della sicurezza alimentare”, ma anche ”della protezione dei suoli soprattutto nelle aree marginali ed aride, della lotta contro la desertificazione, della capacità di assorbimento del carbonio dall’atmosfera, della produzione di combustibili alternativi ai combustibili fossili a ‘emissioni zero’; oltre che nel settore della protezione della salute, sia attraverso lo sviluppo di farmaci e vaccini, che attraverso l’arricchimento di prodotti agricoli con elementi naturali a forte valore nutritivo”.

E, a proposito della ricerca sugli Ogm in Italia, Clini scrive che questa incontra difficoltà per ”l’opposizione e spesso i pregiudizi” che si hanno nei confronti dell’ingegneria genetica. ”Una linea di ricerca specifica sugli Ogm – aggiunge – ha avuto benefici effetti per la protezione di prodotti tipici che altrimenti sarebbero estinti. Come dimostrano l’esperienza del riso Carnaroli e del pomodoro San Marzano”.

NUCLEARE Fa scalpitare gli ambientalisti anche l’affermazione di Clini rilasciata ai microfoni della trasmissione di Radio 2 ‘Un giorno da pecora’: ”Il ritorno al nucleare è un’ opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto” anche se quanto accaduto in Giappone ha scoraggiato.

”La tecnologia nucleare – aggiunge Clini – rimane ancora, a livello globale, una delle tecnologie chiave”. Pertanto, puo’ andar bene ma a certe condizioni. Sul ponte sullo Stretto di Messina invece Clini, pur definendola ”un’opera di ingegneria bellissima”, si mostra cauto e afferma: ”Dobbiamo cercare di capire se sia un’opera prioritaria per il nostro Paese. Su questo credo che valga la pena di rifletterci sopra”.

LE REAZIONI ”Dispiace dover essere noi a ricordare al neo ministro dell’Ambiente Corrado Clini che lo scorso 12 e 13 di giugno 27 milioni di italiani attraverso un referendum hanno detto no al ritorno del nucleare in Italia. Si tratta di una espressione chiara ed inequivocabile, espressa attraverso un istituto costituzionale che non può essere né ignorato né aggirato”, dice il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: ”se in materia energetica il neo ministro dell’Ambiente intende riaprire il dibattito ‘nucleare si” o ‘nucleare no’ si parte con il piede sbagliato. L’esito del referendum del 12 e 13 novembre va rispettato a partire da chi rappresenta la Repubblica nelle istituzioni”.

Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, parla così delle dichiarazioni del ministro sul nucleare: “Invitiamo il ministro Clini a dedicarsi ad un Piano nazionale per l’efficienza ed il risparmio energetico e per riparare ai danni prodotti dal decreto Romani sul Conto energia che hanno affossato il settore delle energie rinnovabili in cui l’Italia deve essere protagonista. Quanto al nucleare – conclude Bonelli – non c’e’ davvero nulla su cui riflettere visto che 27 milioni di italiani lo hanno bocciato senza appello”. Per il neoministro dell’Ambiente Corrado Clini si tratta di ”un’ottusa politica del passato”.

”Il nuovo ministro dell’Ambiente – aggiunge Onufrio – si presenta male: a parte ogni considerazione sul declino del nucleare in tutto il mondo” Clini ”dovrebbe ricordarsi che su questo tema è appena stato tenuto un referendum che ha bocciato l’ipotesi nucleare a larghissima maggioranza”.

”Se Clini pensa di riproporre soluzioni vecchie e pericolose, compresi gli Ogm che gli italiani rifiutano quanto il nucleare – conclude il direttore dell’associazione ambientalista – e se continuera’ ad ostacolare come ha fatto in questi anni una politica di salvaguardia del clima, confermera’ che questo governo ripercorre la stessa ottusa politica del passato”.