“Corruzione e abuso d’ufficio”: la Severino vuole pene più severe

Pubblicato il 30 Dicembre 2011 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Misure coordinate per segnare la fine di un sistema che scoraggia gli investitori premiando i corrotti e chi non paga e penalizzando le persone per bene''. Lo prevede la 'fase due' del governo in materia di giustizia cosi' come illustrato dal Guardasigilli Paola Severino in un'intervista al Corriere della Sera.

Da un lato, spiega il ministro della Giustizia, queste misure puntano a ''dare una forte accelerazione e una specializzazione al processo civile per materie di forte impatto economico, con adeguate norme deflattive che facciano defluire l'enorme mole di procedimenti'' e dall'altra si vuole ''incidere sulla corruzione che e' un cancro che divora la leale concorrenza tra le imprese''. Su quest'ultimo tema, con un ddl anticorruzione che giace in Senato, il ministro assicura che una proposta arrivera' in tempi brevi. Severino auspica una parte relativa alla prevenzione, cosi' da ridurre ''le occasioni di corruzione'', ad esempio ''fissando delle procedure trasparenti, un percorso cadenzato con tempi certi e poi monitorando se le regole vengono rispettate''. In questa direzione vanno ''riequilibrate'' anche le sanzioni, ad esempio vanno inasprite le ''pene in materia di abuso di ufficio''. Il ministro vuole introdurre norme anti corruzione anche per le aziende private, che puniscano ''il comportamento del dirigente d'impresa che si fa dare o promettere somme di denaro per favorire fornitori o contraenti della stessa impresa''.

Lotta alla corruzione prioritaria dunque, ma il ministro Severino promette interventi anche sulla giustizia civile: ''Mi muovo in un solco gia' tracciato da alcune leggi delega – spiega – che aiuteranno a velocizzare il processo civile. Come quella sulla mediazione civile''. ''Dal 21 marzo al 30 settembre 2011 sono stati 33.800 i procedimenti aperti – prosegue – piu' di 19.000 quelli definiti, per un valore medio della controversia pari a 93 mila euro, il 75% riguarda la mediazione obbligatoria, il 23% quella volontaria, l'1% delegata e l'1% obbligatoria per clausola di contratto. Per ora sono numeri inferiori alle attese. Ma mi aspetto molto dall'estensione, entro marzo, della mediazione obbligatoria ai contenziosi piu' corposi'' come le ''liti condominiali e gli incidenti stradali''.

''Entro agosto'', aggiunge, si fara' anche la riforma delle professioni, ma senza abolire gli ordini: ci saranno ''nuove regole sulla formazione, sulle tariffe, sulla disciplina''.