Cosentino contro la Dia: “Pressioni a Schiavone per accusare Berlusconi”

Pubblicato il 17 Novembre 2009 - 11:59 OLTRE 6 MESI FA

Dal salotto di Porta a porta, Nicola Cosentino, coordinatore Pdl della Campania, accusa la Direzione investigativa antimafia. Come a difendersi dalle accuse di collusioni con la camorra tira in ballo un interrogatorio in cui un pentito venne forzato ad accusare Berlusconi.

Parla di «un atto giudiziario» che secondo quanto ricostruito dal “Corriere della Sera” «è relativo all’intercettazione di una conversazione telefonica risalente al 2004, in cui il pentito Carmine Schiavone racconta al pentito Giuseppe Pagano che durante un interrogatorio un funzionario della Dia avrebbe cercato di convincerlo a non accusare un altro funzionario dello stesso corpo e ad accusare invece i politici, in particolare Berlusconi». Schiavone però non confermò mai la cosa.

Dunque quel documento non riguarderebbe l’inchiesta a carico di Cosentino, ma una vicenda archiviata su cui indagò il giudice Raffaele Cantone, che appurò che «l’interrogatorio in cui ci sarebbero state queste pressioni risale al 1993, quando Berlusconi non era ancora entrato in politica e faceva solo l’imprenditore». Durante il processo Spartacus, nel giugno del 2008, riparlò del caso l’avvocato dei casalesi Francesco Bidognetti e Antonio Iovine.