Cosentino, Papa, Cesaro… Lista ‘inquisiti’ Pdl che spingono per candidatura

Pubblicato il 15 Gennaio 2013 - 09:56 OLTRE 6 MESI FA
Nicola Cosentino (Foto LaPresse)

ROMA – Nicola Cosentino e gli altri candidati “inquisiti” come Alfonso Papa, Marco Milanese, Luigi Cesaro, ecc temono che Silvio Berlusconi possa bloccare la loro ricandidatura per motivi di questione morale. D’altronde sono tutti, a vario titolo, implicati in fatti giudiziari. Ma c’è chi nel Pdl è pronto ad assicurare che, alla fine, Berlusconi deciderà di candidarli, tenendo fuori solo chi ha condanne definitive.

Il Corriere della Sera racconta che Cosentino, mercoledì scorso, dopo aver sentito Silvio Berlusconi a Porta a Porta dire che non l’avrebbe candidato, si fiondò a palazzo Grazioli lacrimando. La preoccupazione ovviamente non era solo la sua, ma anche di tutti gli altri ‘inquisiti’, che sanno benissimo che la candidatura di Cosentino è propedeutica alla loro: se passa lui, passano tutti. Repubblica inoltre racconta che Cosentino, per garantire il proprio impegno nella decisiva Campania, ha chiesto la sua candidatura certa e di inserire in squadra anche Marco Milanese (imputato a Roma per finanziamento illecito nell’ambito del processo sugli appalti Enav e indagato a Milano per corruzione nell’inchiesta sul presidente di Bpm) e Alfonso Papa (sotto processo per concussione).

La partita è aperta: da una parte ci sono le loro storie giudiziarie, dall’altra il loro peso politico in fatto di voti sul territorio, soprattutto quello di Cosentino. E’ per quest’ultimo punto che il Pdl potrebbe chiudere più di un occhio e alla fine candidare Caldoro e gli altri. Già la linea del partito su questa faccenda si va delineando: più d’uno definisce ad esempio “non accettabile” l’impianto accusatorio contro Cosentino.