I politici che “gonfiano” il curriculum. Rizzo: “Un vizio bipartisan”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 10 Agosto 2012 - 14:05| Aggiornato il 21 Febbraio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Marco Milanese (Lapresse)

ROMA – Lauree (dis)onorevoli che fioccano da tutte le parti: pagine e pagine di titoli vaghi, corsi irregolari, nomi altisonanti di università taroccate. I curricula dei politici italiani sono pieni di qualsiasi cosa, basta che sia non vera ma verosimile. Sergio Rizzo sul Corriere della Sera passa in rassegna alcuni tra i casi più eclatanti. Fu il centrodestra per primo (e in particolare Silvio Berlusconi) a criticare la compagine del precedente governo Prodi per la carenza di titoli di studio, attaccando Massimo D’Alema per la maturità classica o Francesco Rutelli per la semplice frequentazione della facoltà di Architettura. Ma niente paura, avverte Rizzo, il vizio delle carriere “ritoccate” è bipartisan: tra Montecitorio, palazzo Madama o palazzo Chigi, è un fiorire di curriculum interminabili, senza alcuna distinzione tra centrodestra o centrosinistra.

La rassegna di Rizzo comincia con Francesco Oddone, 44 anni, assessore allo Sviluppo Economico della giunga Doria a  Genova. “Il quotidiano cittadino Il Secolo XIX ha pizzicato tre versioni differenti del suo curriculum che sarebbe stato via via “dopato” passando da un «dottorando» alla New York University al ben più prestigioso titolo di «professore a contratto» presso il medesimo ateneo americano. Con una fase intermedia nella quale il futuro assessore si definiva Instructor”.

Decisamente più eclatante il caso di Marco Milanese, 52 anni, deputato Pdl, nel suo curriculum monumentale esibiva tre-lauree-tre. “La terza conseguita – scrive Rizzo – all’Università di Trieste in Scienze politiche. Peccato che a fine giugno del 2011, quando imperversava l’inchiesta giudiziaria nella quale Milanese era coinvolto e Roberto Bagnoli ricordò quel particolare in un articolo del Corriere , arrivò questa spettacolare smentita del preside della facoltà: “Tengo a precisare, sentiti gli uffici, che il dottor Milanese, pur essendosi iscritto alla facoltà di Scienze politiche di questa università nel 2003, non ha mai conseguito il titolo di laurea in Scienze politiche”.

Più sfiziosa è la laurea honoris causa sbandierata dal senatore Mauro Cutrufo, insignito del titolo di dottore in Scienze Politiche presso la University of Berkley. Fa notare Rizzo: “Non la celeberrima Berkeley californiana, ma quella senza la e fra la k e la l. Qualcuno magari ci sarebbe cascato…”

E poi c’è l’ormai stanco dubbio sul master Sda Bocconi della Santanchè. L’ex sottosegretario avrebbe  partecipato a un corso di aggiornamento nel prestigioso ateneo milanese che però non sarebbe in realtà un vero master. Altre esibizioni spregiudicate: “L’ex ministro della Funzione pubblica Mario Baccini è arrivato a rivendicare con orgoglio il «titolo di professore emerito di relazioni internazionali dall’Università Cattolica dell’Honduras Nostra Signora Regina della Pace»”. E le venti lauree ad honorem di Paolo Emilio Taviani. Chi più ne ha più ne metta..