D’Alema: “Da cretini fare dietrofront. L’Idv è un partito del cavolo”

Pubblicato il 15 Dicembre 2010 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA

Massimo D'Alema

La critica sul governo di responsabilità istituzionale e sul dialogo con Fini e Casini è ”roba da mentecatti. Nessuno nel Pd è così stupido da poter sollevare questa obiezione. Cosa dovevamo fare? Votare la fiducia a Berlusconi per non fare sponda con Fli e Udc?”. Questo il commento di Massimo D’Alema in seguito alla conferma della fiducia al governo da parte del Parlamento.

In un colloquio con Repubblica l’esponente del Pd sottolinea che ”con questi numeri Berlusconi non può governare” e indica nelle elezioni anticipate ”lo sbocco più logico”. Tuttavia ”la prospettiva di un’alleanza con Fini e Casini” per un esecutivo di transizione ”resta in piedi, il voto a Montecitorio non la esclude”.

Il Pd, sostiene il presidente del Copasir, ”non è in un angolo. E non è vero che ora dovremo lavorare in una cornice di alleanze che va da Vendola a Di Pietro e basta. Le altre porte restano aperte per noi”. Il presidente della Camera, dice D’Alema, ”ha fatto una battaglia vera contro Berlusconi. Gli va dato atto. Certo, non ha né i soldi né il potere del Cavaliere”.

Per l’ex premier il Parlamento ha raggiunto un ”degrado mai visto nella storia della Repubblica”, con ”deputati comprati, nascosti dietro le tende fino all’ultimo per proteggere la vergogna di un voltafaccia”. L’Idv, che ha visto due deputati votare la fiducia, ”è un partito del cavolo. Loro la vera opposizione. Figuriamoci. E qualcuno gli dà pure corda”.