Decadenza Berlusconi, Grasso: “No voto di interesse”. Brunetta: “E’ fazioso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2013 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA
Decadenza Berlusconi, Grasso: "No voto di interesse". Brunetta: "E' fazioso"

Pietro Grasso (Foto LaPresse)

ROMA – “Il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi sia secondo coscienza e non per interesse, per questo motivo meglio un voto palese”, dice il presidente del Senato, Pietro Grasso. “Dichiarazione faziosa e grave insinuazione”, replica stizzito il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta. Le dichiarazioni del presidente del Senato dagli Stati Uniti, dove è in missione, scatena le ire del Pdl. Il primo a replicare è Brunetta, ma anche Renato Schifani, capogruppo Pdl in Senato, replica duramente: “Chiedere il voto palese e insinuare voti di interesse se sarà segreto è incredibile, Grasso chiarisca”.

Tutto inizia la mattina del 23 ottobre quando Grasso dichiara: “‘Se il voto sarà segreto bisognerà vedere se sarà davvero un voto di coscienza o se dipenderà piuttosto da interessi diversi. Se invece il voto sarà palese, tutto sarà più chiaro”.

Una dichiarazione che ha scatenato le reazioni del Pdl, Brunetta in primis: “Le dichiarazioni del presidente del Senato sul voto segreto o palese non sono da presidente del Senato, ma da uomo di parte, anzi di fazione.  Ritenere che i senatori col voto segreto possano rispondere a ‘interessi diversi’ dalla coscienza è una insinuazione gravissima”.

Brunetta ha poi aggiunto: “Le parole di Grasse contraddicono il suo ruolo di garante della dignità dei parlamentari. Ricordo all’ex procuratore Grasso una frase di Falcone: ‘Il sospetto è l’anticamera della calunnia’. Cerchi di far valere le regole, il presidente Grasso, invece che inventarne di nuove ad uso delle sue attitudini inquisitorie”.

Anche Schifani replica a Grasso: “E’ molto grave che il presidente Grasso ipotizzi il voto palese sulla decadenza, essendo il Regolamento sul punto chiaro ed inequivocabile. Un’eventuale  interpretazione diversa in Giunta per il Regolamento, a colpi di maggioranza, sarebbe inaccettabile e noi ci opporremmo strenuamente ad una simile forzatura.  Sospettare, poi, che attraverso il voto segreto i senatori possano perseguire interessi diversi rispetto alla propria coscienza è incredibile, e ci auguriamo che si sia trattato di un malaugurato fraintendimento. Un chiarimento sarebbe quantomeno opportuno”.