Elezioni, in Sardegna boom di Grillo: è il primo partito

CAGLIARI – Il Movimento 5 stelle è il primo partito della Sardegna: Beppe Grillo ha scalzato il Pd, anche se la coalizione di centrosinistra, quando mancano 200 sezioni da scrutinare alla Camera e 400 al Senato, si conferma in testa.

Tiene il Pdl grazie al primato della Gallura, flop invece per la Scelta Civica di Monti e per Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Divisi in più liste, gli indipendentisti non raggiungono neanche l’1%, mentre il Partito Sardo d’Azione supera il due.

In Sardegna si eleggono 25 parlamentari: degli otto senatori, cinque andranno al centrosinistra (quattro del Pd e uno di Sel) due al Movimento 5 stelle, che mette a Palazzo Madama la prima donna sarda nella storia isolana, e uno al Pdl, l’ex sindaco di Cagliari Emilio Floris.

Il Pd la farà da padrone anche a Montecitorio, dove andranno 8 o 9 deputati; 2 o 3 al Pdl, 3 a Grillo, uno ciascuno a Sel e alla civica di Monti.

Il boom di Grillo è marcato soprattutto nel Sulcis: qui supera il 30%, lasciando a bocca asciutta Rivoluzione civile che aveva puntato sulla ‘rivolta operaia’ candidando al Parlamento due cassintegrati. Ingroia, però, in questo territorio non va sopra il 3%, nel resto dell’isola invece non raggiunge nemmeno questa soglia.

Saldamente al comando nell’isola la coalizione di centrosinistra, che attualmente si attesta intorno al 30% contro il centrodestra che rimane indietro di sei punti alla Camera e di sette al Senato.

Monti, che in Sardegna ha raggruppato Udc, Fli e Riformatori, viaggia intorno al 10% alla Camera (a rischio quindi anche l’unico seggio disponibile) e al 6% al Senato.

Per quanto riguarda i partiti, dietro al Movimento 5 stelle si piazza il Pd (25% alla Camera, 27% al Senato), quindi il Pdl (20% alla Camera, 22% al Senato ma con un exploit del 25% in Gallura) e, con molti punti di distacco, la lista civica di Monti (intorno al 6%) e Sel (oltre il 3%). Da notare il risultato dell‘Udc rispetto al quadro nazionale: nell’isola il partito di Pierferdinando Casini sfiora il 3% mentre nel resto del Paese non conquista neanche il due.

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