ROMA – Franco Fiorito resta in carcere. La Corte di Cassazione ha confermato la custodia cautelare in carcere decisa dal tribunale del Riesame di Roma.
Fiorito, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, è in carcere per peculato. Secondo l’accusa avrebbe usato illecitamente i fondi del suo partito per un totale di quasi un milione e 400mila euro.
La Cassazione ha anche confermato il sequestro preventivo dei beni: una villa al Circeo, una jeep acquistata per la nevicata a Roma nel febbraio scorso, sette conti correnti in Italia e quattro all’estero.
Gli avvocati di Fiorito, Carlo Taormina ed Enrico Pavia, avevano impugnato le ordinanze di sequestro e di custodia cautelare chiedendo una riqualificazione del reato attribuito a Fiorito. Secondo la difesa si tratterebbe di una presunta appropriazione indebita. Ma per la Cassazione non è così.