Fratelli d’Italia condannata: usò senza consenso la foto di due padri con neonato a scopi politici

"Lui non potrà mai dire mamma. I diritti da difendere sono quelli dei bambini" era lo slogan che accompagnava l'immagine diffusa dal partito di Giorgia Meloni nel 2016, in una campagna contro la maternità surrogata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Giugno 2023 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA
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Il tribunale di Roma ha condannato Fratelli d’Italia per aver usato, come manifesto politico, la foto di due uomini in sala parto insieme al bambino appena nato da una donna con la pratica della maternità surrogata e ora loro figlio.

Fratelli d’Italia condannata: usò senza consenso la foto di due padri

“Lui non potrà mai dire mamma. I diritti da difendere sono quelli dei bambini” era lo slogan che accompagnava l’immagine diffusa dal partito di Giorgia Meloni nel 2016, in una campagna contro la maternità surrogata.

Tema tuttora al centro di una proposta di legge di FdI, all’esame della Camera, per rendere la gestazione per altri reato universale. Per la prima sezione civile del Tribunale, la foto era coperta da copyright e il partito l’ha usata senza averne diritto.

Da qui la condanna a risarcire i danni e al pagamento delle spese processuali. Protagonista dell’immagine e della causa, una coppia di canadesi – Frank e Rosario BJ Barone – difesi dagli avvocati Michele Giarratano e Cathy La Torre.

“Lui non potrà mai dire mamma”

Lo scatto risale al 2014 e – come ricostruito dalla difesa della coppia – pochi giorni dopo, fu pubblicato sull’account professionale della fotografa Lindsay Foster che l’aveva realizzata.

Secondo la giudice Cecilia Pratesi, c’è stata “un’indebita interferenza nella sfera personale” della coppia canadese, anche perché “l’immagine è particolarmente intima e ritrae un neonato, non riconoscibile ma potenzialmente identificabile come figlio dei due effigiati”.

E – sempre secondo la giudice – “ha leso il diritto alla tutela dell’immagine e della riservatezza” dei due canadesi.

“Esponendo – senza il loro consenso – alla pubblica visione un momento di intimità familiare accompagnato dalla formulazione di un giudizio negativo”.

Per i difensori Giarratano e La Torre, “la sentenza è un segnale importante, non si fa politica sulle vite altrui, calpestandone la dignità o arrecandogli danni”.

In un video Frank e Rosario BJ Barone hanno raccontato che quando seppero della diffusione della foto “ci siamo arrabbiati molto. È stato un affronto alla nostra famiglia e alla comunità gay che ci ha ferito, e adesso possiamo dire invece che l’amore vince”.