Gheddafi scrive a Obama e Sarkozy (non a Berlusconi): trovate le differenze

Pubblicato il 20 Marzo 2011 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Due lettere, scritte dalla stessa mano, indirizzate a diverse persone, e con un timbro decisamente opposto. Sono quelle di Gheddafi ad Obama e Sarkozy. Il leader libico scrive per scongiurare l’attacco in Libia, ma forse troppo tardi. Notate le differenze nel tono e nell’uso delle parole tra le due lettere:

Lettera di Gheddafi ad Obama: “A mio figlio, l’onorevole Barack Hussein Obama. Che Dio ci perdoni ci fu una guerra tra Libia e America, tu però rimani mio figlio e io vorrei sempre amarti. Io non voglio cambiare l’immagine che ho di te. Tutti i libici sono con me, pronti a morire, anche donne e bambini. Noi stiamo combattendo solo contro al Qaeda. Facciamolo insieme.

Lettera di Gheddafi a Sarkozy, Cameron e Ban ki-Moon: “La Libia non è vostra. La Libia è per i libici. La vostra è una terribile oppressione, una cruda aggressione. Non avete il diritto di intervenire nei nostri affari interni. Chi vi ha dato questo potere? Sarete distrutti se interverrete qui. Non è il vostro paese.”

Come detto sono due lettere completamente diverse scritte dalla stessa persona. C’è poi un’altra considerazione. Gheddafi ha scritto praticamente a tutti, e a Berlusconi? No. Forse perchè si sente tradito, perchè erano amici, perchè quando veniva in Italia Gheddafi era sempre trattato come un re, come una celebrità, con tanto di baciamano.

Adesso l’amicizia sembrerebbe essere giunta al capolinea, tanto che neanche si scrivono più. Ci ha provato Berlusconi a difenderlo, lo fa anche adesso mentre la Libia viene bombardata, eppure i rapporti non possono essere più ricuciti. Invitarlo a Roma, fargli portare la sue donne, i suoi cavalli, fargli dire frasi offensive proprio per le stesse donne, oppure fargli dire che presto l’Europa sarà islamica, evidentemente non è bastato. Mancava qualcosa, qualcosa che sta alla base di ogni rapporto: la fiducia.