Giarda: "Manovra alla Camera? C'era nervosismo ma ho visto di peggio"

ROMA, 18 DIC – ''Non mi impaurisce piu' niente e nessuno. I veterani del Parlamento mi conoscono come conoscono i loro figli''. Ad affermarlo e' Piero Giarda, ministro dei Rapporti con il Parlamento, in un colloquio con il Corriere della Sera, nel quale chiarisce l'equivoco sugli ordini del giorno in Parlamento e il momento in cui ha pronuniciato la formula 'Mecacci & company'.

''Ci hanno chiesto di accogliere i vari ordini del giorno in blocco. Io, invece, mi sono preso cinque minuti per consultarmi con il presidente Monti e i ministri – afferma Giarda – E abbiamo stabilito di decidere caso per caso. Cosi' se ne e' andato il primo quarto d'ora di diretta ed erano tutti un po' nervosi'', mentre la formula 'Mecacci & company', Giarda la spiega come ''un'esigenza di sintesi''.

''Non si potevano leggere tutti gli ordini del giorno con l'attenzione che meriterebbero. 'Life as usual': tutto come al solito'', commenta il ministro. In Parlamento, secondo il ministro tra le fila del Pdl ''c'e' un po' di mal di pancia''.

''E' un tempo di infelicita' – sottolinea – Non hanno ancora accettato il trapasso'', ''poi c'e' tutto questo grande affetto per il caro leader che fa qualche comparsa… in particolare i senatori mi sembrano un po' 'mugugnosi''', mentre quelli del Pd lo ''preoccupano meno'', ''sono piu' silenziosi dei colleghi del centrodestra. Oppure si sfogano solo nei conciliaboli''.

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