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Giuseppe Conte, spuntano le cartelle esattoriali di Equitalia: “Tasse pagate in ritardo per 50mila euro”

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Giuseppe Conte (Ansa)

ROMA – Giuseppe Conte è stato convocato al Quirinale per il probabile incarico. La sua posizione però, stando a quanto pubblicato dal sito di Libero, potrebbe complicarsi. Il presidente del Consiglio in pectore [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] avrebbe infatti due cartelle esattoriali, una del 2009 e una del 2011, che testimonierebbero il mancato versamento di tasse, imposte e multe per complessivi 50mila euro. Versamenti poi effettuati, in ritardo.

Repubblica rilancia la notizia scrivendo che

“Le carte pubblicate da Libero raccontano (…) mancati versamenti di contributi previdenziali per oltre 8 mila euro, oltre mille euro di contravvenzioni non pagate al Comune di Roma, mancati versamenti Irpef, Irap, Iva e addizionali per 18 mila euro, il tutto in un arco di tempo che va dal 1997 al 2008”.

A sollevare il caso, inizialmente era stato l’Espresso, che nei giorni scorsi ha documentato un’iscrizione da 52mila euro, scoperta dal settimanale documentando il database della Conservatoria di Roma. Ancora Repubblica:

“Il caso è quello dell’ipoteca emessa da Equitalia sulla casa romana del professore. Interpellato dall’Espresso, il commercialista di Conte aveva spiegato così l’iscrizione da 52mila euro documentata nel database della Conservatoria di Roma: ‘Il professore nel 2009 ha avuto una richiesta di documentazione inerente le sue dichiarazioni dei redditi. L’agenzia ha mandato le comunicazioni via posta, ma il portiere non c’è. La cartolina è stata smarrita. Quando il contribuente non si presenta, e non porta i giustificativi della dichiarazione, iscrive al ruolo tutto l’Irpef sulla dichiarazione non presentata””.

Un disguido burocratico insomma. La cartella, non sarebbe mai stata consegnata. Motivo per il quale è scattata l’ipoteca, saldata dal professore non appena se ne è accorto. L’Espresso, a tal proposito si era chiesto come mai Conte non abbia fatto ricorso, dato che i tempi c’erano. Ora però, stando a quanto racconta Libero, le due cartelle esattoriali non riguarderebbero una richiesta di documentazione inerente la dichiarazione dei redditi, ma  riguarderebbero invece il mancato versamento di tasse, imposte e multe.

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