Governo: “Puniremo i violenti del Web”

Nel frattempo si moltiplicano le segnalazioni di gruppi sul web che inneggiano a Tartaglia – Come il gruppo “Dieci, cento mille Tartaglia” su cui la Procura sta indagando perchè si sospetta sia un gruppo “fasullo”, ovvero un gruppo a cui è stato cambiato il nome o il gruppo “Berlusconi a morte” – E tra i siti pro Berlusconi spunta anche un falso

berlusconi colpitoIl Paese si mobilita e si divide intorno all’aggressione al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di domenica 13 dicembre. Sul web si moltiplicano i gruppi, i messaggi, i commenti. Tra chi si dice vicino al premier e condanna il gesto e chi, invece, esulta per l’accaduto. Il governo, da parte sua pensa subito a delle misure straordinarie per bloccare i messaggi più “esultanti” del web.

«Avete visto in queste ore i messaggi di violenza su facebook e alcuni social network – ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano da Salerno – Io ritengo che l’apologia di reato e l’istigazione a delinquere, anche se sono stati commessi attraverso internet, debbano essere colpiti e sanzionati. Prima di venire qui ho avuto una lunga telefonata con Maroni. Stiamo studiando nuove misure per sanzionare» chi inneggia alla violenza online. «Probabilmente le presenteremo al prossimo Cdm».

A ribadire la mossa dell’Esecutivo contro il web “cattivo” è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni: «E’ gravissimo l’eco che questo fatto ha avuto sul web – ha detto – Già ieri sera ho avuto modo di vedere la presenza di messaggi inneggianti a questo atto di violenza. Ho fatto fare un monitoraggio alla polizia postale e subito dopo il fatto su tutti i social newtwork, in particolare Facebook sono nati 300 gruppi inneggianti a Tartaglia. Stiamo valutando e se sarà il caso già nel consiglio dei ministri di giovedì proporrò delle misure che consentano di intervenire per porre fine a questo scempio».

Nel frattempo si moltiplicano le segnalazioni di gruppi sul web che inneggiano a Tartaglia. Come il gruppo “Dieci, cento mille Tartaglia” su cui la Procura sta indagando perchè si sospetta sia un gruppo “fasullo”, ovvero un gruppo a cui è stato cambiato il nome o il gruppo “Berlusconi a morte”. I gruppi hanno tutti la foto del premier con il volto insanguinato e post di elogio al gesto dello squilibrato. Da “pugno a Berlusconi in piazza Duomo!” a “x chi stima quel manifestante che ha tirato un pugno in faccia a Berlusconi”, passando per “Hanno tirato un pugno a Berlusconi..MA QUANTO CI GODO!!!”.  C’è anche chi dà vita a gruppi del tipo “Massimo Tartaglia personaggio dell’anno”, “Santo Subito” o “Io sto dalla parte di Tartaglia” o “Siamo tutti Tartaglia”. O uno degli ultimi, “Onore a Massimo Tartaglia un eroe italiano antiberlusconi”.

Ma sul popolare social network sono nati anche parecchi gruppi di sostegno al Cavaliere: da “In carcere Tartaglia” a “Ergastolo per Tartaglia” fino a “Solidarietà per la vile aggressione”. Il più numeroso è «Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia»: in poche ore avrebbe raccolto oltre 380 mila iscritti. Ma in questo caso si tratta di un falso: un gruppo già esistente, cioè, e al quale è stato cambiato nome (ci sono foto e riferimenti relativi a date precedenti).

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