Haiti: 13 italiani ancora dispersi, si teme il peggio per tre di loro

Pubblicato il 16 Gennaio 2010 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA

Ancora paura per gli italiani ad Haiti. «Si teme il peggio» per la sorte di tre di loro, dispersi dal giorno del terremoto. Lo riferisce la Farnesina. Si tratta dei due funzionari dell’Onu, che si trovavano all’hotel Christopher di Port-au-Prince, e di un altro connazionale che sarebbe rimasto intrappolato sotto le macerie di un supermercato. Intanto si è ridotto a 13 il numero dei connazionali che ancora mancano all’appello.

Sono invece 14 gli italiani che verranno rimpatriati nelle prossime ore. Faranno tappa a Santo Domingo per poi arrivare a Roma domenica. Il primo gruppo di italiani, principalmente feriti, donne e bambini, saranno portati da Port-au-Prince a Santo Domingo con il C-130 dell’Aeronautica militare che sta arrivando ad Haiti (intorno alle 21 italiane) con a bordo un ospedale da campo. A Santo Domingo saranno quindi imbarcati sul Falcon che due giorni fa ha portato ad Haiti l’advanced team del governo italiano.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini, fornendo l’ultimo aggiornamento sulla situazione degli italiani presenti ad Haiti, ha affermato che «ad oggi sono 187 gli italiani contattati direttamente o indirettamente, mentre sono 13 le persone non ancora rintracciate, due dichiarate disperse» (si tratta di funzionari delle Nazioni Unite, ndr) oltre alla vittima confermata e «a un altro nostro connazionale che verosimilmente è ancora sotto le macerie di un supermercato» di Port-au-Prince.

Il titolare della Farnesina ha annunciato che è imminente l’apertura ad Haiti di una «unità della Cooperazione civile permanente», per seguire, nelle prossime settimane, lo sviluppo della situazione sull’isola colpita del terremoto. Il ministro Frattini – che si trova al Cairo – ha riferito anche che «continua lo stabilimento delle strutture per gli aiuti umanitari sul posto».

«Stiamo cominciando la distribuzione, compreso l’ospedale da campo», ha spiegato il ministro.

Domani ci sarà «un incontro telefonico, a livello europeo», ha annunciato inoltre il ministro, per coordinare la macchina degli interventi dei 27 in vista del vertice Ue di lunedì. «Vi sono squadre di pronto intervento già sul posto, Protezione civile, Unità di crisi e Comando interforze della Difesa. In alcuni casi – ha spiegato Frattini – i nostri uomini stanno setacciando quasi fisicamente le strade di Haiti per avere notizie sugli italiani».