Pdl, Fini su Cosentino: “E’ una persona per cui è stato chiesto l’arresto, perchè è sottosegretario?”

Pubblicato il 1 Luglio 2010 - 18:47 OLTRE 6 MESI FA

Fini non ci sta, non vuole che il Pdl sia legato a nomi che hanno problemi legati alla giustizia e processi corso. ”E’ politicamente inopportuno il fatto che Cosentino sia sottosegretario. Dimmi – ha detto rivolto a Bondi – il nome di una democrazia dove rimane sottosegretario una persona per cui si è chiesto l’arresto. Se porre queste questioni è fare il contro canto continuerò a fare il contro canto”.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini prende poi posizione sulla legge intercettazioni: ”Io non ho interesse a fare il controcanto ma su alcune questioni non faccio finta di non vedere. Dopo le parole del procuratore Grasso serve una riflessione sul ddl intercettazioni. Se si è in buona fede le soluzioni si trovano, sennò non accetto che non si possa contestare una decisione già presa”.

Poi Fini dice la sua sulla nomina di Aldo Brancher come ministro: ”Non voglio che nel Pdl e nel governo che ho sostenuto e che voglio continuare a sostenere ci sia nemmeno il sospetto che qualcuno si faccia nominare ministro per non voler andare in tribunale”.

”Con tutto il tuo genuino entusiasmo mi confermi che nel Pdl c’è una forma di sudditanza e soggezione elevata verso la Lega. Come se ci fosse una golden share della Lega sul federalismo e quindi non si possono sollevare obiezioni perchè altrimenti si irritano”. Così il presidente della camera, Gianfranco Fini, si è rivolto al ministro Sandro Bondi in un duro botta e risposta in occasione della presentazione della ”Rivista di politica” diretta da Alessandro Campi ed edita da Rubettino.

”Il federalismo fiscale – ha affermato Fini – sarà la cartina al tornasole per capire se lo Stato resta unitario o meno. Ho grande rispetto per Bossi e per la Lega ma lo vogliamo capire che l’interesse strategico della Lega non è quello del Pdl? Non si riduce del 30% lo sperpero ma i servizi essenziali e io non rinuncio a dire quel che penso, non è un contro canto ma aspetto che qualcuno nel Pdl mi dica ‘discutiamo’, poi mi adeguo alla decisione. O lo ha deciso il Consiglio dei ministri?”.

Bondi ha però contestato la visione del presidente della Camera. ”L’unita’ nazionale non è un problema di divisione nel Pdl e non è un problema con la Lega”. E Fini scuotendo la testa: ”Un problema con la Lega c’è”.