La Lega a Belluno: “Niente tricolore per gli alpini morti in Afghanistan”

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 13:38 OLTRE 6 MESI FA

Lutto cittadino sì, tricolore esposto no. L’ordinanza del sindaco di Belluno, Antonio Prade, di esporre il tricolore per commemorare la morte dei 4 alpini morti in Afghanistan, è stata duramente attaccata da tre consiglieri leghisti che quando sentono parlare di bandiera italiana sembrano rabbrividire, anche di fronte a situazioni di lutto cittadino.

“La bandiera italiana? – afferma il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale Silvano Serafini – è nel cassetto, ben ripiegata. E lì resterà, finché non torneranno gli ideali originali, che sono stati usurpati. Garibaldi una volta sbarcato a Marsala, avrebbe fatto bene a prendersi una sbronza colossale con il vino liquoroso di quelle parti, per poi tornare indietro. E invece è andato avanti, tirandosi dietro dei mafiosi per attraversare lo stretto di Messina”.

Per il responsabile provinciale enti locali della Lega Nord di Belluno Jacopo Savasta, la ragione del no alla bandiera è invece di ordine fiscale. “Al funerale ci vado – spiega Savasta – anche se ci sono le bandiere. Ma di mio non la espongo, perché sono separatista. Massimo rispetto per i morti in guerra, per carità; sono fiero di essere italiano quando penso a questi eroi che combattono anche per noi; e rispetto i simboli e non sono fra quelli che brucerebbero il tricolore; ma sono entrato nella Lega perché c’è un’ingiustizia economica e fiscale di fondo, che colpisce il Nord e che pure quella bandiera in qualche modo rappresenta”.

Dello stesso avviso, ma con motivazioni più altezzose, il consigliere comunale Paolo Costa: “Con tutta sincerità non vedo la differenza tra chi muore per una fucilata e chi ci resta cadendo da un’impalcatura. I morti sono morti, e tutti dovrebbero essere onorati allo stesso modo. Quanto al tricolore, la vicenda mi lascia del tutto indifferente perché oggi ce ne saranno tanti dappertutto, è il momento del lutto, della cerimonia e dei simboli: non penso che senza il mio la macchina si fermerà. Insomma, l’evento ha già tanta visibilità, tutto qui”.