Legittima difesa, Lega e M5s blindano il testo. Si va verso l'ok a febbraio Legittima difesa, Lega e M5s blindano il testo. Si va verso l'ok a febbraio

Legittima difesa, Lega e M5s blindano il testo. Si va verso l’ok a febbraio

Legittima difesa, Lega e M5s blindano il testo. Si va verso l'ok a febbraio
Legittima difesa, Lega e M5s blindano il testo. Si va verso l’ok a febbraio (Foto Ansa)

ROMA – Legittima difesa: Lega e Movimento 5 stelle blindano la riforma. La maggioranza giallo-verde non ha presentato alcun emendamento al testo approvato dal Senato e ora all’esame della commissione Giustizia della Camera. Sono invece circa un’ottantina le proposte di modifica delle opposizioni: una decina quelle del Pd (tutte soppressive), altrettanti gli emendamenti di Fratelli d’Italia, mentre si aggirano sulla ventina quelli di Forza Italia, tutti incentrati sull’inversione dellonere della prova.

La commissione inizierà a votare gli emendamenti da mercoledì e l’obiettivo della Lega è di calendarizzare il provvedimento per l’Aula non oltre i primi giorni del mese prossimo, così da ottenere il via libera definitivo entro febbraio. 

Nonostante le forti perplessità e criticità sollevate da alcuni esponenti pentastellati durante l’esame della riforma al Senato, anche alla Camera non sono mancate voci dissonanti dal coro. Ma l’imperativo è di non creare incidenti, non fare della legittima difesa un nuovo terreno di scontro fra alleati di governo, tanto più in vista del varo del decreto sul reddito di cittadinanza e del successivo passaggio parlamentare.

La linea dei pentastellati è di approvare la riforma senza tensioni. Anche perché sul punto Salvini è stato categorico: la legge deve passare senza problemi e, soprattutto, senza modifiche al testo per scongiurare l’allungamento dei tempi che comporterebbe una terza lettura del provvedimento. 

“Nessuna rivalsa. Noi siamo leali con i 5 stelle. Il reddito di cittadinanza è la loro priorità, la legittima difesa è la priorità della Lega” e “tra noi non ci sono né veti né giochetti. Questo è il governo della trasparenza”, ha detto in un’intervista il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni. Fortemente contrari alla riforma il Pd e Leu, mentre Forza Italia e FdI. 

 

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