L’onorevole Razzi segretario, anzi no. Tragiche burle a Montecitorio

Pubblicato il 23 Dicembre 2010 - 15:51 OLTRE 6 MESI FA

Dopo il danno, la beffa. Solo che questa volta, per una volta, la beffa la riceva il “danneggiatore”. Antonio Razzi, una vita da emigrato, da operaio, poi una vita da parlamentare dipietrista, e infine le tragiche ore del voltafaccia – il passaggio dall’opposizione alle file del governo Berlusconi. E adesso, che vita attende l’onorevole Razzi? Non meno che una vita da sottosegretario, ça va de soi.

Brizzolato, elegante Antonio Razzi nega il tradimento. Certo però che la sua improvvida e subitanea diserzione ha lasciato più di un mal di pancia tra i ranghi, non sempre serrati, della scuderia dell’ex pm. Ma, in politica come nel lavoro, non bisogna lasciarsi sopraffare dai cattivi sentimenti, dal risentimento. Meglio riderci su. Tanto più Antonio Razzi fa rima – tra l’altro – con frizzi e lazzi

E dunque ecco qualche improvvisato buontempone improvvisare un simpatico scherzetto all’ex operaio, ex dipietrista, e attualmente berlusconiano parlamentare. E così grazie alla partecipazione bipartisan di membri del governo e dell’opposizione l’ambizioso deputato è stato proiettato improvvisamente nel dorato membro delle poltrone. Secondo un blog, qualcuno lo avrebbe chiamato spacciandosi per Raffaele Fitto, il ministro per gli Affari Regionali e gli avrebbe spiegato che il più era fatto. A lui sarebbe toccato solo di mettere in pratica l’ultimo tassello: andare da Angelino Alfano, il leader del Pdl e dirgli che ogni cosa era al suo posto.

Ignaro dello scherzo, e forse anche commosso da tanta dedizione e spirito d’iniziativa, il ministro Alfano, ha senza volerlo rincarato la dose. Alla notizia dell’imminente partenza di Razzi per una visita di piacere in Spagna, il politico siciliano avrebbe detto: «Vai in Spagna? E se ti chiamano per giurare? ». Scherzo crudele, dicono che il cuore dell’adamantino Razzi ha avuto un sussulto.