Manager contro Formigoni: “Pagavo la sua segretaria per gestire affari con Cl”

Pubblicato il 23 Dicembre 2012 - 16:07 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Formigoni

ROMA – Si chiama Pio Piccini, è un imprenditore umbro arrestato e poi condannato a un anno e otto mesi per il crac Eutelia-Omega. Repubblica parla dei suoi presunti rapporti con il governatore della Lombardia Roberto Formigoni.

Scrive Repubblica: 

Le cose più importanti le dice il 15 settembre 2010 in un interrogatorio che solo ora è stato reso noto perché è da lì che parte l’inchiesta, da poco conclusa, sui bandi pilotati per la telemedicina in Regione Lombardia.

“I miei rapporti con Formigoni risalgono al 1983”, premette Piccini interrogato dai pm di Roma Paolo Ielo e Giuseppe Cascini e dal procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco. Poi entra nel merito delle sue “erogazioni” nei confronti di Gianna Antonini Strippoli, segretaria storica del governatore. “Nelle mie aziende lavorava la figlia della sua segretaria storica. Ho retribuito la madre con 1000 euro mensili”.

E ancora: “Me la presenta Formigoni… mi gestiva tutta una serie di rapporti con il mondo Compagnia delle opere e con il mondo Cl”. Sarà lei, racconta Piccini, a presentarle nel 2000 il signor B., il suo “punto di riferimento operativo”.

Più avanti, Piccini spiega che i suoi sforzi sono stati premiati. “Dopo qualche periodo ci ha richiamato, ci ha detto che gli sembrava molto interessante e subito è stata decisa una prima sperimentazione sull’ospedale di Cremona e di Oglio Po”, affidata da Lombardia Informatica a Telecom che “ha dato una parte di questa attività a noi”.