Fronda Pdl non vota la Manovra. Mossa B. per tenere Monti sulle spine?

ROMA – Silvio Berlusconi vuole tenere sulla corda Mario Monti o il Pdl si sta sfarinando: delle due l’una, fatto sta che alla Camera, alla votazione finale con la quale si è approvata la manovra non hanno votato ben 82 del Pdl. Un numero molto consistente se si pensa che per tutto il tempo Berlusconi e i suoi hanno ripetuto che per dovere nazionale l’appoggio a Monti ci sarebbe stato.

I numeri parlano chiaro: l’Aula della Camera ha approvato la Manovra con 402 sì, 75 no e 22 astenuti, va al Senato. La maggior parte degli assenti erano del Pdl: 70 su 130. Inoltre nel partito di Berlusconi gli astenuti sono stati 12. Quindi in tutto 82 berlusconiani non hanno votato. O questa è una mossa di Berlusconi voluta a posta per “pesare” sulle decisioni future del governo, o gran parte del Pdl si sta piano piano avvicinando alle posizione barrigadere della Lega.

Che qualcosa non andava si era capito già durante tutta la seduta alla Camera. Innanzitutto gli applausi. Ci sono ma non vengono da tutta la maggioranza che il premier appoggia e vota. A parte qualche passaggio a spellarsi le mani sono sempre solo Pd e Terzo Polo che, senza il Pdl, Lega e Idv non fanno maggioranza. Il partito di Silvio Berlusconi ha fatto lo sforzo di votare la fiducia, all’applauso non si concede.

I numeri della fiducia di oggi sulla carta parlano di una maggioranza schiacciante: 495 sì a 88 no. Ma è tutto virtuale. Il freddo del Pdl che applaude il minimo indispensabile e il Pd che applaude ma con il segretario Pierluigi Bersani parla di elezioni, sono un segnale chiaro.

 

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