Maroni fa il piano tendopoli, Padania esclusa: Sicilia, Campania, Toscana, Basilicata, Puglia, Piemonte
ROMA – C’è la Sicilia, la Puglia, la Basilicata, la Campania, la Toscana e il Piemonte nella mappa tendopoli disegnata dal governo, ma della cosiddetta Padania neanche l’ombra.
Per tamponare la marea umana che ha attraversato da una sponda all’altra parte del Mediterraneo, il ministro Roberto Maroni in persona ha incastrato centri per accogliere i migranti in varie regioni d’Italia. Il capo del Viminale però, leghista doc, non ha inserito nell’elenco le regioni della verde Padania.
Le località pronte ad accogliere sono tutte al Sud, o quasi. Ecco snocciolata la lista: Caltanissetta (Pian del lago) con 64 tende per 500-700 persone, accanto all’attuale centro di accoglienza dove già ci sono 456 persone; poi Trapani (Kinisia) con 88 tende per 700-800 migranti; poi Taranto (Manduria) con 800 presenze (500 scappati e 1400 in arrivo); Caserta (caserma Andolfatto, tra Capua e Santa Maria Capua Vetere) con posti per 800 persone; Potenza (Palazzo San Gervaso) con 64 tende per 500-700 persone; Pisa (Coltano) con 64 tende per 500-700 persone e infine l’unica città del profondo nord, Torino, in Piemonte con l’arena rock, accanto al nuovo stadio della Juventus in costruzione alla Continassa che potrebbe ospitare da 1000 a 1500 persone.
Nel suo giorno della rabbia, il 27 marzo scorso, il governatore siciliano Raffaele Lombardo si era infuriato sbottando contro l'”inadeguata e incredibile” risposta del governo nazionale all’emergenza. “Lampedusa è ormai come Tunisi”. Gli immigrati vagano alla ricerca di cibo e sigarette, “ogni angolo ormai è un bivacco”. “Le tendopoli le possiamo fare anche in Sicilia, ma perchè no in Valpadana se siamo un Paese unito”.
Maroni di tutta risposta ha invitato le regioni a farsi avanti e a collaborare, chiedendo uno sforzo di almeno 2000 persone prima e di 6500 dopo per quella crisi che in poche settimane, dati del Viminale alla mano, ha portato 22 mila migranti.
