Maurizio Gasparri indagato: “600mila euro in ‘prestito’ dal Pdl per una polizza”

Maurizio Gasparri
Maurizio Gasparri

ROMA – Seicentomila euro di fondi del Pdl presi in “prestito” e usati per intestarsi una polizza vita. Sono le accuse della procura di Roma contro Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, indagato per l’accusa di peculato.

Gasparri rischia il processo: secondo la Procura di Roma si sarebbe appropriato di 600mila euro, in qualità di presidente del gruppo Pdl al Senato, poi versati per intestarsi una polizza sulla vita.

«Non mi sono appropriato di nulla! Ritenevo comunque di aver chiarito agli organi competenti in maniera puntuale – è la difesa di Gasparri – la vicenda relativa alla gestione dei fondi del gruppo parlamentare del Pdl al Senato. L’operazione in questione mi era stata proposta dalla banca che da sempre ha i suoi uffici in Senato e tutto è stato fatto con grande trasparenza e nell’interesse del gruppo stesso».

Secondo Repubblica quei soldi Gasparri li avrebbe poi restituiti al suo partito, dietro sollecitazione del gruppo Pdl al Senato. Il versamento fu fatto il 22 marzo del 2012, ma il primo febbraio del 2013 Gasparri ha restituito la somma al gruppo Pdl.

Secondo gli inquirenti Gasparri il 22 marzo 2012 si “appropriava di 600 mila euro per l’acquisto” della polizza. Nel capo di imputazione i pm sottolineano che Gasparri si appropriava dei soldi in qualità di “senatore della Repubblica e presidente del Gruppo parlamentare Pdl”:

“aveva sul conto corrente presso la Bnl Senato a lui intestato -scrivono- in qualità di Presidente la disponibilità di denaro proveniente dal bilancio del Senato a titolo di contributo al funzionamento dell’ufficio di presidenza”.

La restituzione avvenne in due tranche con due distinti bonifici da 300 mila euro fatti il 20 febbraio e il 12 marzo scorsi.

L’inchiesta madre dalla quale è scaturita la notifica di chiusura indagini a Gasparri riguardava la gestione amministrativa del gruppo Pdl al Senato negli ultimi due anni. Per questo troncone la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per lo stesso Maurizio Gasparri e per Gaetano Quagliariello, quest’ultimo in veste di vicepresidente del gruppo Pdl al Senato. Per i pm per i fatti esaminati “non deve essere esercitata l’azione penale”.

 

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