Mussolini contro Santanchè, è ancora battaglia sui tacchi

Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 21:15 OLTRE 6 MESI FA

Mussolini e Santachè, la battaglia infinita tra le dame nere del Pdl.  E’ qualche mese che Alessandra Mussolini punzecchia Daniela Santanchè, alle ultime politiche candidata premier per la Destra di Storace. E a inizio anno, quando erano circolate le prime voci su di un allargamento della compagine di governo, era la vigilia della Befana, Alessandra non ci pesò su due volte a commentare in versi: «Verrebbe da dire: la Befana vien di notte, con i tacchi e la culotte, coi capelli cotonati, a portar doni avvelenati…».

E poi, qualche tempo dopo in un articolo sul Secolo scriveva: «Noi, donne del Pdl, abbiamo lavorato sodo per costruire una casa politica solida e accogliente: è giusto dare ospitalità ai pellegrini della politica. Noi, donne del Pdl, abbiamo sacrificato simboli e posizioni personali per il bene comune: è giusto, quindi, dare un posto all’ultimo arrivato, come al figliol prodigo. Noi, donne del Pdl, abbiamo sperato in un partito aperto e plurale, auspicando una apertura a personalità importanti e di peso: è giusto, così, che si accolga un personaggio che magari è di peso per i bijoux. Noi, donne del Pdl, abbiamo fermamente creduto e operato affinchè la meritocrazia e la affermazione di una democrazia paritaria fossero al centro dell’azione politica del Pdl: è giusto, allora, che aumenti la componente femminile al governo con una donna proveniente da un altro partito. Tutto ciò per noi, donne del Pdl, dovrebbe essere fonte di felicità e soddisfazione. Ma allora perché ci sentiamo così infelici, insoddisfatte?».

Ultima sferzata mercoledì mattina. Prendendo la parola in aula a Montecitorio per dichiarazione di voto sul decreto sulle missioni internazionali, Alessandra Mussolini non ha mancato di lanciare una nuova punzecchiatura per la rivale appena promossa: «Anche io esprimo un voto favorevole su questo decreto legge per i nostri soldati e per le tante vittime, ma devo fare anche un altro tipo di intervento… Oggi leggo su tutti i giornali che si dà il via libera a una ‘super patata ogm’, geneticamente modificata. A chi ci riferiamo? A un sottosegretario che ha fatto un programma di Governo contro il presidente Berlusconi…». Colta l’allusione la presidente di turno, Rosy Bindi, ha tolto la parola alla nipote del duce: «Onorevole Mussolini, è evidente la totale estraneità al tema che si sta trattando. La ringrazio..».

Avrà mai fine questa rivalità tra bionde e rosse?