“Filo per i panni e 150 mutande a stendere”: la manifestazione di Giuliano Ferrara contro i “puritani” del PalaSharp

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 11:41 OLTRE 6 MESI FA

Giuliano Ferrara

MILANO – ”Non voglio darla vinta a quelli del PalaSharp, la loro è una crociata giacobina e puritana”. Così Giuliano Ferrara motiva, in un’intervista al Corriere della Sera, l’appello lanciato sul Foglio, giornale da lui diretto, per la manifestazione di sabato al teatro Dal Verme di Milano.

”Mi sono chiesto – spiega – se esiste un pezzettino d’Italia indisponibile a darla vinta ai puritani del PalaSharp… avevo immaginato di riunire un po’ di berlusconiani di buona volontà in un teatro milanese”.

”Strepitosa” la scenografia in allestimento: ”Ci saranno tre fili tesi, di quelli su cui di solito si stende il bucato. Ma, appese, ci saranno solo centocinquanta mutande diverse e colorate” perché  ”lo slogan della manifestazione è : siamo in mutande, ma vivi”.

”Dicono che il presidente del Consiglio si comporta male – precisa -, e magari non si è comportato meravigliosamente bene in parecchie occasioni. Ma, come ho scritto sul Foglio, è questo il problema? Noi siamo convinti di no. Il problema è che vogliono mettergli le mani addosso per chiarissime, misere ragioni politiche”.

”Siamo convinti – prosegue – che il partito dei pm, di coloro che spiano dal buco della serratura, delle pornogallery, delle intercettazioni selvagge, dello squallido spionaggio ad personam, il partito di questi talebani virtuosi ‘is unfit to lead’, sia inadatto a governare l’Italia, esattamente come scrisse l’Economist di Berlusconi”.