Napolitano-Monti, quello che Bossi gli disse VIDEO YOUTUBE

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2015 - 11:16 OLTRE 6 MESI FA
Napolitano-Monti, quello che Bossi gli disse

Napolitano-Monti, quello che Bossi gli disse

ROMA –  Umberto Bossi condannato a un anno e mezzo per vilipendio di Presidente della Repubblica. Condannato non solo per un “terun” ma per una serie di frasi rivolte a Giorgio Napolitano, allora capo dello Stato. Ma quel giorno, era il 29 dicembre 2011, un Bossi particolarmente “ispirato” se la prese dal palco della Berghem fest anche con l’allora premier Mario Monti.

In quel momento Mario Monti è presidente del Consiglio da poco più di un mese, Giorgio Napolitano è ancora saldamente in sella al Quirinale.

Bossi prende il microfono ed esordisce con un “nomen omen, uno che si chiama Napolitano…”. Poi si allontana dal microfono, biascica qualcosa di incomprensibile e ridacchia con i suoi collaboratori. Quindi si riavvicina al microfono per dire “ah no! Non sapevo che l’era terun”.  Discorso chiuso mostrando le corna.

Poi è la volta di Monti, “amico delle banche e nemico degli allevatori che si impiccano per i debiti”. La folla in modalità stadio urla “Monti Monti vaffanculo”. Bossi non li ferma, anzi, ci mette il carico: “Poi magari gli piace”. 

Il servizio del TgLa7 con le parole per cui Bossi è stato condannato. Il servizio inizia al minuto 27