Unità d’Italia 150, applausi per Napolitano e fischi per Cota a Torino

Pubblicato il 19 Marzo 2011 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

TORINO – Fischi al Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, applausi al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino e a Piero Fassino, candidato del centrosinistra alle prossime comunali: è successo ieri 18 gennaio all’arrivo delle autorità alle ex Ogr, durante la visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Alcuni bambini hanno accolto Napolitano sventolando bandierine tricolori, ma hanno fischiato il Presidente leghista della Regione Piemonte, Roberto Cota. Un’insegnante ha spiegato di aver fatto fischiare i bambini perché, ha detto, era proprio quella l’occasione giusta per contestare Cota che, in piazza Castello, non ha partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera.

L’episodio ha suscitato opposte interpretazioni. Per il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ”i bambini vogliono fare festa, ma se sentono gli adulti fischiare li imitano”, mentre per il capogruppo regionale del Carroccio, Mario Carossa, è stata ”un’ignobile strumentalizzazione” e ”una schifezza disgustosa”.

Napolitano, che ha raccolto per tutto il giorno l’entusiasmo e l’affetto dei torinesi, ha ricambiato tanto calore rendendo merito a Torino ”per come ha creduto nell’evento e nell’anniversario dei 150 anni”. ”Al di là dei cambiamenti di direzione politica della Regione – ha detto – il programma delle celebrazioni è stato portato avanti con continuita’ e coerenza, e questo fa onore alla vostra città e alla Regione”.

Le contestazioni agli esponenti della Lega sono cominciate fin dal mattino. Le prime sono state per Michelino Davico, sottosegretario leghista agli Interni, accolto al Teatro regio al grido di ”buffone, buffone”. Davico ha risposta definendo la polemica ‘sulle presenze e sulle assenze ”piuttosto sterile”.

Durante la cerimonia ufficiale il bersaglio è stato Cota, proprio nel momento in cui invitava ”a non fare polemiche”. In sala c’e’ stata prima del brusio, poi qualche fischio. ”Ecco, questo è un esempio delle polemiche che bisogna evitare”, ha detto Cota rivolto alla platea. Il suo discorso è poi proseguito senza intoppi fino alla fine, quando ha riscosso applausi. Le altre contestazioni hanno accompagnato gli esponenti leghisti nel corso di tutta la giornata, dall’uscita del Teatro Regio (ancora Davico) fino a davanti a Palazzo Madama dove qualche urlo e invito a dimettersi è stato lanciato in direzione dei leghisti che seguivano Napolitano nel suo trasferimento a piedi.