Omofobia: per Gasparri giusto bocciare il disegno di legge. Cicchitto: “Il Pd offre versioni mistificate sulla vicenda dei gay”

Pubblicato il 14 Ottobre 2009 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente del gruppo del Pdl Maurizio Gasparri interviene sulla bocciatura del testo sull’omofobia: “Condivido la decisione della Camera di accantonare il testo del ddl che introduceva l’aggravante dell’omofobia nei reati contro la persona. Meglio sarebbe stato rimandare, come richiesto dal PdL, il documento in commissione per eliminare quei punti di criticità in esso contenuti. Il testo era lacunoso, non equilibrato, ed anzi per alcuni elementi discriminatorio. Sui temi quali la violenza sulle persone una riflessione più approfondita è necessaria. Una accelerazione su un testo che presentava questioni di costituzionalità avrebbe fatto solo danni”.

“Il Pd sta fornendo versioni mistificate della vicenda riguardante la legge sull’omofobia – afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto – Se fosse stata mantenuta l’intesa di rinviare il testo in commissione per migliorarlo, su cui c’era una intesa generale, Udc compresa, non saremmo stati costretti a votare la pregiudiziale. Non potevamo dar via libera in Aula ad un provvedimento che presentava questioni di costituzionalità e problemi di formulazione che aprivano interrogativi di fondo su questioni che andavano molto al di là della questione per cui esso era stato originariamente proposto”.

“Ad un tentativo strumentale di forzatura abbiamo risposto nell’unico modo consentito dalle procedure parlamentari – ribadisce Cicchitto – Detto questo è totalmente da respingere ciò stanno dicendo alcuni esponenti del PD e alcune associazioni gay secondo i quali in questo modo si darebbe via libera alla violenza omofoba. La violenza contro chiunque si manifesti – eterosessuali, omosessuali, transessuali, disabili, anziani, minori – è aberrante, va perseguita senza incertezza ed esistono tutte le leggi per prevenirla e colpirla. Tutto ciò – conclude – va fatto con assoluta intransigenza ed esistono già adesso tutti gli strumenti per farlo”.

“Trovo assolutamente impropri e persino indecorosi gli attacchi rivolti in queste ore all’on. Paola Binetti per il suo voto sulla proposta Concia. Sono attacchi fuori dal mondo per almeno quattro motivi che devono essere chiari”. Afferma Luisa Capitanio Santolini dell’Udc.

“Paola Binetti – prosegue la Santolini – è stata coerente fin da quando questo disegno di legge nella passata legislatura era in discussione al Senato. La sua coerenza è assolutamente chiara, trasparente e pubblica. Non si capisce perché si sarebbe dovuto pensare a un voto in osservanza a tattiche politiche contro le proprie convinzioni. Trovo gravissimo che un partito teorizzi che la libertà di coscienza viene dopo la disciplina di partito. La libertà di coscienza è il fondamento della convivenza civile e non è immaginabile costringere qualcuno ad operare contro i propri convincimenti più profondi. La ‘ragion di Stato’ non può essere in nessun modo teorizzata come superiore alla libertà di coscienza, cosa che minerebbe alla radice la libertà di espressione dei parlamentari tutelata dalla nostra Costituzione”.