Opposizione chiede le dimissioni del sindaco di Trento dopo la positività all’alcol test

Alessandro Andreatta

Una cena tipica trentina, corredata da un paio di bicchieri di vino e un bel caffè corretto. Una cena, però, che col passare delle ore diventa sempre più indigesta per il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta del Pd. Il primo cittadino, infatti, prima è stato fermato, sottoposto ad alcol test e privato dalla patente e poi, è stato fatto oggetto, da parte dell’opposizione, di richiesta di dimissioni.

A chiedere al sindaco di smettere la fascia  è stato uno dei consiglieri dell’opposizione, Gabriella Maffioletti (Lista civica Morandini sindaco) di area di centrodestra. Il  fatto che il sindaco sia “risultato positivo all’alcol-test in maniera molto pesante”, secondo la Maffioletti è incompatibile con la carica.

Il riferimento è ai giorni scorsi, quando Andreatta era stato fermato per un controllo dai carabinieri, sulla strada del ritorno a casa dopo una cena politica. Il test eseguito sul suo tasso alcolico del sangue era risultato superiore al limite, con la conseguenza di vedersi ritirare la patente. Il primo cittadino aveva spiegato nei giorni successivi alla stampa di avere consumato una cena tipica trentina, con due bicchieri di vino e un caffé corretto, specificando di non avere bevuto per ubriacarsi e di essere dispiaciuto, poi sottolineando: “Le regole ci sono e valgono per tutti, anche e soprattutto per il sindaco. Proprio perché ritengo che siamo tutti uguali di fronte alla legge non ho ritenuto opportuno segnalare ai carabinieri che stavano multando il sindaco di Trento: sarebbe stato un abuso, visto che loro stavano svolgendo solo il loro dovere”.

La richiesta di dimettersi, diffusa in una nota dalla consigliera, anche presidente dell’Ataies (Associazione a tutela assegnatari inquilini edilizia sociale), parla di “vicissitudini negative anche a livello nazionale che hanno avuto come protagonista il sindaco della città”.

Comments are closed.

Gestione cookie