Palermo, usava l’auto blu per comprare cocaina: consigliere regionale Cintola (Udc) fu accusato di peculato

Pubblicato il 16 Giugno 2010 - 10:21 OLTRE 6 MESI FA

Un consigliere regionale siciliano è stato sospettato di peculato perché avrebbe mandato il suo autista di servizio ad acquista cocaina. Salvatore Cintola, deputato della Assemblea regionale siciliana, eletto con l’Udc, è stato accusato di questo reato, ma il caso (che risale al 2004) è stato archiviato nel 2006. Il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, lo ha sospeso dal partito e ne ha chiesto l’espulsione.

Dalle indagini condotte dalla sezione Narcotici della Questura di Palermo, è emerso che Cintola era fra i clienti della rete di spacciatori bloccata nel capoluogo siciliano: in tutto l’operazione ha portato all’arresto di 29 persone. A Cintola non viene contestato il consumo di droga, ma l’utilizzo dell’auto della Regione per la compravendita.

L’indagine a carico del parlamentare regionale risale al 2004 ma è sempre rimasta segreta: alla fine Cintola è stato solo segnalato come assuntore di stupefacenti. Gli investigatori avrebbero in mano le conversazioni tra la segretaria di Cintola e uno spacciatore (che si chiama Giorgio Napolitano), che discutono del prezzo della cocaina.

La segretaria Sabrina Di Blasi, 34 anni, è stata arrestata per spaccio. La donna avrebbe infatti acquistato cocaina sia per uso personale che per Cintola. I fatti risalgono al 2005; adesso la segretaria lavora in un’organizzazione sindacale.

Uno dei pm che si è occupato dell’inchiesta ha spiegato che “il reato di peculato, contestato a Cintola nel 2006, è stato subito archiviato. Non c’é nessuna prova, infatti, che effettivamente l’autista di Cintola sia andata dalla segretaria e ci sia stato lo scambio denaro-droga tra l’autista e la donna o che comunque non ci fossero altri motivi istituzionali per cui l’auto facesse il tragitto”.