Italo Bocchino assicura che le elezioni i finiani non le vogliono anche perché ”probabilmente non convengono a nessuno”.
Ma ”se si andrà alle urne credo che la figura di Fini sarà la più spendibile per una nuova alleanza moderata”, simile ”a quella francese, insieme ad autonomisti, centristi del Pd, esponenti di una destra moderna”. Lo dice in una intervista a Repubblica e al premier ribadisce come i finiani vogliano ”un patto di legislatura” altrimenti ”la nostra area ha forza elettorale, identità e radicamento sul territorio tali da essere determinante per qualsiasi alleanza”.
La scelta di espellere Fini, spiega, ”ha solo spostato il confronto in Parlamento” e nei prossimi mesi, avverte il presidente di Generazione Italia, ”chiederemo di ”valutare preventivamente tutto cio’ che e’ fuori dal programma” e in ogni caso ”garantiremo il voto a decreti e disegni di legge del governo, nel quale c’è Ronchi”. Quanto alla mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo, Bocchino dice che il gruppo ”si riunirà e deciderà come votare”, fermo restando che ”il ritiro della delega sarebbe un gesto di responsabilita”’. Pur ”non condannando” Caliendo, Bocchino si chiede ”come facesse un uomo di governo a sedere in via Arenula e intanto fare riunioni con un pluripregiudicato come Carboni”.
”Noi non facciamo chiacchiere – aggiunge – ma poniamo questioni di merito” e si vedra’ ”sull’attuazione del federalismo fiscale”.