Pm in sciopero, ma una di loro dice no: “Altri cittadini colpiti più di noi”

Pubblicato il 4 Giugno 2010 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA

magistrati togheTutte le magistrature sciopereranno contro la manovra economica decisa dal Governo. I pm si ribellano ai tagli, e secondo molti l’adesione allo sciopero sarà quasi totale, ma c’è chi dice no.

Nel fronte degli “oppositori” c’è anche Maria Cordova, pm a piazzale Clodio, a Roma, che in un’intervista pubblicata sulle pagine del Corriere della Sera dichiara di essere assolutamente contraria, perchè – dice – tanti altri cittadini sono “colpiti più di noi” magistrati.

“Lo sciopero non è corretto nei confronti di chi guadagna una miseria ed è ugualmente soggetto alla falcidia della Finanziaria – afferma – la situazione economica è difficile ma non mi sembra opportuno protestare mentra vengono colpiti cittadini che percepiscono stipendi molto più bassi dei nostri”.

Di fronte a un operaio la pm non si sente di fare sciopero e non lo farà. La sua non è una posizione in favore della Finanziaria, fa sapere, non aderirà alla protesta per “solidarietà umana e sociale”.

A suo pare occorre “prendere iniziative serie” perchè la macchina della giustizia vada avanti. Una macchina obsoleta, con “uffici ridotti all’osso”, nella quale manca persino la carta e “gli stipendi non vengono pagati”. “E’ per queste cose – dice – che dobbiamo mobilitarci”.

A suo parere sono “passate cose molto più gravi delle misure previste dalla Finanziaria”, come la riforma del 2006, che ha “cancellato l’assegnazione automatica dei processi”. “Era una garanzia di trasparenza – dice – c’erano voluti vent’anni per ottenerla, eppure la magistratura non si è opposta”.