ROMA – In due mesi 73 presenze televisive. Oltre 18 ore di parola per un totale di 24 ore e 5 minuti davanti alle telecamere. Sono i dati record di Matteo Salvini in tv. Dal primo gennaio al 25 febbraio di quest’anno il leader della Lega è stato infatti ospitato da ogni talk show immaginabile. Un primato il suo, secondo solo a quello del premier Matteo Renzi (55 ore più moltissimi Tg) che ai dati elaborati per l’attività politica somma, però, anche quelli di tipo istituzionale (interventi in aula, conferenze stampa, incontri e meeting internazionali). Per cui togliendo le conferenze stampa istituzionali, vince Salvini. Sono i numeri elaborati dalla Geca Italia per l’Agcom (Autorità garante nelle comunicazioni) e riportati da Paolo Festuccia su La Stampa.
Ma oltre ai due Matteo, quanto stanno in tv gli altri leader politici? Beppe Grillo, ha parlato in tv solamente per tre ore e 12 minuti. Silvio Berlusconi con le sue appena (rispetto a Salvini ovviamente) 7 ore (per la precisione 7 ore 45 minuti e 19 secondi). Ma a leggere bene i dati di Geca Italia l’elemento che più sorprende, non è solo che Grillo e Berlusconi insieme non raggiungono le ore di presenza di Salvini in Tv, ma è la differenza tra il parlato e il tempo di notizia (nei tg) dello stesso segretario leghista. Festuccia spiega:
“Mentre, infatti, per gli altri esponenti politici i due dati sono pressoché coincidenti (Grillo ad esempio ha avuto un tempo di parola di poco superiore alle tre ore e un tempo di notizia di poco superiore alle 4 ore, ma anche i dati di Angelino Alfano si discostano poco) per l’esponente leghista il parlato è quasi quattro volte superiore rispetto ai tempi della notizia. Un dato «clamoroso», che posizionano l’europarlamentare addirittura al quinto posto assoluto nei Tg tra tutti i soggetti monitorati nelle reti televisive: appena sopra, infatti, c’è Papa Francesco con 14 ore e 59 minuti, il ministro Paolo Gentiloni (6 ore e 25 minuti per via della crisi Ucraina, Libia e migranti) e il Capo dello Stato, Sergio Mattarella (6 ore e 15 minuti) per via dell’elezione e e delle dirette quirinalizie”.
Il grafico riportato da La Stampa:
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