I dodici pronti a prendere il posto di Lombardo. Lui: “Non sono il diavolo”

Pubblicato il 2 Agosto 2012 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA
Raffaele Lombardo (Foto LaPresse)

PALERMO – Dodici nomi per un posto: i dodici candidati del dopo Raffaele Lombardo a Palazzo dei Normanni (sede della presidenza della Regione Sicilia) sono nomi più o meno noti della politica siciliana, nazionale ed europea. Il vincitore si deciderà alle elezioni del 28 e 29 ottobre.

Una schiera di candidati che lo stesso Lombardo, in un’intervista alla Stampa, non evita di definire come “lo spettacolo esilarante di una campagna elettorale dove i candidati sono più dei partiti”.

In ogni caso Lombardo è certo che “il movimento politico che ho fondato non scomparirà, anzi sono sicuro che avrà un ottimo risultato. Prevedo un 20% e non si chiamerà più Mpa ma il partito dei siciliani”.

Nella stessa intervista l’ex presidente si difende dall’accusa di aver fatto troppe assunzioni: “Durante la mia presidenza non c’è stata una sola assunzione ingiustificata. Tutti facevano segnalazioni, e quando dico tutti dico proprio tutti, deputati, senatori di tutti i partiti, nessuno escluso. Le dico di più: le segnalazioni sono arrivate anche da fuori il mondo politico, dal mondo degli imprenditori, delle forze dell’ordine, della chiesa, ma non ci trovo nulla di scandaloso se viene segnalato un bravo professionista. Qui adesso mi vogliono far passare per il diavolo mentre gli altri sono tutti delle verginelle”.

Lombardo difende i debiti della Regione: “Non si trova in una situazione peggiore di molte altre Regioni”.

E lancia il proprio candidato: “Il mio assessore Russo, un ex magistrato antimafia. Secondo me, di fronte alla frammentazione di tutti i partiti e gli schieramenti, ha qualche chance di vincere se riuscirà a far conoscere la rivoluzione che ha fatto nella sanità”.

Ma ecco chi sono tutti gli altri probabili candidati.

Francesco Cascio, 48 anni, medico, è presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana dal 2008. Potrebbe avere l’appoggio del Pdl.

Rosario Crocetta, 61 anni, ex sindaco di Gela ed eurodeputato del Pd. Ha guà ufficializzato la propria candidatura.

Giampiero D’Alia, 45 anni, capogruppo udc al Senato. Potrebbe essere il candidato dei centristi.

Gianfranco Miccichè, 58 anni, leader del Grande Sud. Già ministro dello Sviluppo e poi vice ministro dell’Economia dei governi Berlusconi, è stato anche presidente dell’Ars (l’Assemblea Regionale Siciliana), cinque anni fa rinunciò a candidarsi alla presidenza della Regione per lasciar spazio a Lombardo.

Claudio Fava, 55 anni, coordiantore nazionale di Sel, eurodeputato dal 1999 al 1009. Ha deciso di candidarsi spinto dall’invito di un gruppo di intellettuali.

Fabio Granata, 53 anni, deputato di Fli. Potrebbe essere il candidato proprio del partito di Gianfranco Fini. Nel 2010 è stato nominato dall’allora presidente della Regione Lombardo, vice presidente di Cine Sicilia, la società regionale che si occupa della promozione cinematografica, carica da cui si è dimesso quattro mesi dopo.

Vladimiro Crisafulli, 61 anni, senatore pd. Si è proposto come candidato dei democratici.

Massimo Russo, 51 anni, dopo le dimissioni di Lombardo guiderà la Regione come vice governatore fino alle elezioni di ottobre. Il Movimento per le Autonomie gli ha chiesto di candidarsi.

Nello Musumeci, 57 anni,  ex presidente della Provincia di Catania. E’ il leader della Destra di Francesco Storace in Sicilia.

Gaspare Sturzo, 50 anni, pronipote di don Luigi Sturzo. Magistrato e docente di diritto penale, ha fondato il movimento “Italiani liberi e forti”. E’ uno dei candidati outsider.

Cateno De Luca, 40 anni, fondatore di Sicilia Vera. E’ sostenuto da Forza Nuova e da parte del Movimento dei Forconi.

Innocenzo Leontini, 53 anni, capogruppo pdl all’Assemblea Regionale Siciliana, ha detto di volersi candidare “per unire il centrodestra”.