Rai. Fumata nera su nuove nomine, dopo riunione burrascosa Cda rinviato al 7 luglio

Pubblicato il 30 Giugno 2010 - 20:57 OLTRE 6 MESI FA

Paolo Garimberti

Una nuova fumata nera dopo una riunione breve e burrascosa segnata dall’opposizione formale dei consiglieri Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten accolta dal presidente Paolo Garimberti che ha deciso il rinvio. E’ stato, infatti,  rinviato a mercoledì 7 luglio il Cda della Rai convocato per giovedì, per approvare alcune nomine delle consociate e i piani di produzione e trasmissione.

Era da poco passato mezzogiorno quando i consiglieri, riuniti per occuparsi di questioni tecniche in vista dell’Assemblea dei soci sul bilancio sarebbero stati informati – secondo fonti interne allo stesso Cda – che il dg stava per consegnare il ‘pacchetto’ di nomine, da votare nella seduta di domani – per le consociate (Sipra, Rainewco e Rai cinema). Alla notizia che ci sarebbero state due aggiunte, due nomine non all’ordine del giorno, ovvero Rai premium e una condirezione per i Servizi parlamentari, Rizzo Nervo e Van Straten hanno chiesto lo slittamento della riunione appellandosi al fatto che le ultime due venivano presentate fuori dai termini.

Garimberti, dopo una breve sospensione, ha sconvocato la riunione di giovedì e convocato il Cda per mercoledì prossimo, chiedendo di presentare il pacchetto al Cda per analizzarlo entro e non oltre il 5. Il pacchetto di nomine – secondo i rumors – prevederebbe per Sipra: Giuliano Urbani Presidente, Aldo Reali (attuale dg) amministratore delegato, e tre consiglieri (Miccio, Zanello e Galoppi), per Rainewco Presidente Antonio Bettanini (oggi consigliere per le relazioni istituzionali alla Farnesina); Claudio Cappon Ad; a Raicinema, Franco Scaglia presidente, l’attuale dg Paolo Del Brocco come ad e infine due direttori generali, Luigi De Siervo e Giuseppe Sturiale, dirigente alle Risorse umane.

Per quanto riguarda invece le due nomine inserite all’ultimo per metterle al voto si parla dei Servizi Parlamentari: la condirezione a Giovanni Masotti, con Giuliana Del Bufalo, e la presidenza di Rai premium (quella affidata a Paolo Ruffini prima del reintegro alla direzione di RaiTre), a Roberto Sergio. Secondo ambienti della Direzione Generale però i nomi circolati sono da ritenersi ad oggi soltanto indiscrezioni prive di conferme. Sempre in ambienti vicini al dg si fa notare che nella riunione odierna del CdA è stato consegnato un parere di un autorevole giurista richiesto dal Presidente molto restrittivo sulla divulgazione di atti e notizie da parte dei Consiglieri. Lo stesso parere individua precise responsabilità in caso di violazione degli obblighi di riservatezza.

Rizzo Nervo e Van Straten hanno annunciato che se Masi confermerà le proposte di nomina circolate in queste ore ”non potranno che disertare i lavori del prossimo Cda e denunciare alla Vigilanza e all’opinione pubblica la sistematica distruzione di un’azienda di servizio pubblico”. Inoltre per i due consiglieri tra le ipotesi irricevibili c’è in primo luogo la presidenza della Sipra ”a un ex ministro e fondatore di Forza Italia e tutti i consiglieri esterni alla Rai”. Da segnalare oggi anche la posizione del presidente dell’Autorità garante per la privacy, Francesco Pizzetti, su uno dei più discussi emendamenti al nuovo contratto approvato dalla commissione di Vigilanza, che prevede la pubblicizzazione dei compensi nei titoli di coda dei programmi: “Si alla trasparenza degli stipendi Rai, ma solo attraverso il sito dell’azienda”.

Soddisfatto Sergio Zavoli che auspica che analoga posizione venga espressa dalle altre autorità investite del tema dal direttore generale della Rai Mauro masi, l’Agcom e l’Antitrust.