Regionali. Liste chiuse, tra i candidati parenti, indagati e vip

Pubblicato il 27 Febbraio 2010 - 19:16 OLTRE 6 MESI FA

Ore 12.00, si chiudono i termini per la presentazione delle liste alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo marzo. Molti i nomi di volti noti e meno noti. Parenti, transfughi, ritorni e indagati, ma anche nobel, figli di, proletari e, magari nelle stesse liste, imprenditori famosi.

Parenti.  Nel Lazio l’Udc schiera Pietro Sbardella, figlio di Vittorio, gran collettore di finanziamenti ai tempi della prima Repubblica passato alla storia della Dc come «lo Squalo». Sempre nel listino della candidata del Pdl Renata Polverini entra, tra le polemiche, la moglie del sindaco Gianni Alemanno, Isabella Rauti: capo del dipartimento Pari opportunità presso la presidenza del Consiglio, la figlia del fondatore del Msi, Pino Rauti, ha chiesto l’aspettativa e lascerà l’incarico in caso di elezione.

Indagati – Agazio Loiero, Pd, corre in Calabria per la riconferma a presidente e ha promesso che non si candiderà se raggiunto in queste ore da una sentenza di condanna. Sandra Lonardo Mastella, liste Udeur collegate al Pdl, corre in Campania a dispetto del rinvio a giudizio, e così Enzo De Luca, candidato presidente del centrosinistra in Campania. Nella lista Puglia prima di tutto — in cui si candidò al comune di Bari la escort Patrizia D’Addario—il Pdl azzarda Tato Greco, rampollo della famiglia Matarrese indagato per associazione a delinquere nell’inchiesta sull’affare Tarantini. E fino all’ultimo minuto sarà braccio di ferro sul nome di Cosimo Mele, l’ex deputato Udc sorpreso nel 2007 con una prostituta e processato per droga. Casini ha posto il veto, ma la candidata udc Adriana Poli Bortone non molla. Tanto che il segretario Cesa è dovuto partire ieri sera alla volta di Bari per scongiurare la rottura. A sostegno del candidato pdl Rocco Palese invece Francesco Pistilli, ex sindaco di Acquaviva delle Fonti che, l’anno scorso, è stato condannato a un anno e sei mesi per corruzione. E, salvo smentite dell’ultim’ora, sarebbe in lista con il Pdl anche il petroliere Fabrizio Camilli, finito in carcere due anni fa con l’accusa di associazione per delinquere. In provincia di Latina scende in campo poi da capolista del Pdl il senatore Claudio Fazzone, ras di Fondi che ha evitato lo scioglimento del comune per mafia