Regionali Puglia: Pd cadida Boccia alle primarie. D’Alema attacca Vendola

Pubblicato il 16 Gennaio 2010 - 16:44 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Boccia

Odore di svolta nel caso Puglia all’interno del Pd. O almeno, profumo di deicisione. L’assemblea pugliese del partito, riunita oggi a Bari, ha stabilito, all’unanimità, di candidare Francesco Boccia alle primarie del centrosinistra del 24 gennaio, contro Nichi Vendola, presidente uscente della regione Puglia, che si è ripresentato senza l’appoggio dei partiti.

Una decisione che è scaturita, anche, da un invito rivolto alla platea dall’ex premier Massimo D’Alema che ha parlato di Boccia come di un «giovane uomo politico, con una forte cultura di governo, che assume anche un rischio personale accettando una sfida di questo tipo».

Dalla stima per Boccia al rimprovero a Vendola. «Da fratello maggiore, rimprovero la logica di affrontare problemi politici attraverso scorciatoie personalistiche – ha affermato D’Alema riferendosi al governatore uscente della Regione Puglia – E’ questo che ha complicato tutte le cose».

Nichi Vendola

Ripercorrendo i vari passaggi politici degli ultimi mesi tra le forze politiche nella coalizione del centrosinistra, D’Alema ha ricordato che, quando ci fu il rimpasto della giunta, Vendola assunse «una iniziativa spregiudicata che, se l’avessimo fatta noi, sarebbe stata definita un “orrendo machiavellismo”. Invece l’ha fatta lui ed è “politica”. Vendola pensò di stabilire un rapporto diretto con l’Udc, promuovendo nella giunta regionale un consigliere che era uscito dal Pd per entrare nell’Udc. Noi non abbiamo protestato – ha aggiunto l’ex premier – per senso di responsabilità, pur di fronte ad una scelta che poteva apparire abbastanza lesiva della dignità di un partito. Abbiamo fatto bene».

Secondo D’Alema, per il Partito Democratico l’Udc «non è mai stata una scelta alternativa alla sinistra e il Pd per la sua posizione centrale può garantire una ampia alleanza. Sappiamo bene – ha sottolineato – che sostituire a Vendola l’Udc è politicamente perdente e lacerante per il nostro popolo, ma soprattutto non è in grado di garantire la governabilità della Puglia». D’Alema comunque ha ricordato in vari passaggi del suo intervento l’importanza di proseguire e concludere il percorso politico che, in tutta Italia, porta il Pd ad allearsi con l’Udc per allargare la coalizione di centrosinistra, un percorso già riuscito con successo proprio in alcuni comuni pugliesi nelle scorse elezioni amministrative.

«Noi lavoriamo per l’unità – ha proseguito il presidente di “ItalianiEuropei” – facciamo le primarie per poter recuperare Nichi Vendola, altrimenti non avremmo avuto il bisogno di farle; vogliamo aprire una prospettiva per la Puglia, ci prendiamo una responsabilità e anche un rischio». Secondo D’Alema, Vendola si è trovato di fronte «un problema politico», un problema che sarebbe stato affrontato in maniera sbagliata dal presidente uscente perché «Vendola ha cercato di scaricare la croce nel nostro partito», ha detto D’Alema spiegando che invece avrebbe dovuto fare «ciò che gli avevamo chiesto: convocarci, chiamarci a condividere lealmente la difficoltà politica, noi che – ha ricordato rivolgendosi a Vendola – abbiamo sostenuto lealmente».

L’errore del presidente della regione Puglia, e leader di Sinistra e libertà, sarebbe stato perciò quello di «autocandidarsi per risolvere tutto mettendo i partiti con le spalle al muro».

Massimo D'Alema

Ora, ha aggiunto D’Alema, «abbiamo una settimana per parlare il linguaggio della verità: noi non possiamo subire la menzogna che c’è stata buttata addosso».

Parole più pacate quelle che sono arrivate da entrambi gli sfidanti delle prossime primarie pugliesi. Francesco Boccia, dal canto suo, ha lanciato un appello a Vendola per lavorare insieme per la vittoria del centrosinistra. «Io e Nichi – ha detto – lavoriamo per lo stesso obiettivo forse lo abbiamo fatto partendo da angolature diverse e utilizzando accenti diversi».

«Mi fa piacere questo repentino cambio di umore perché nei giorni scorsi lui si è lasciato andare ad espressioni infondate, sopra le righe, non particolarmente garbate e gentili – ha commentato il governatore della Puglia – Sono molto contento quando le persone ritrovano l’eleganza della competizione delle idee piuttosto che la violenza della contesa muscolare».

Per quanto riguarda le primarie, Vendola si è deto sereno: «Dalla mia parte penso di avere la gente che trovo per strada e dappertutto, quella che mi dice di non mollare. Penso di avere meno sigle ma molto più cuore del popolo pugliese».