Polverini pronta a dimettersi: Consiglio a rischio, l’Udc mette pietra tombale

Pubblicato il 24 Settembre 2012 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Renata Polverini

ROMA – Questa volta sembra essere quella definitiva: Renata Polverini è a un passo dalle dimissioni. Dopo i consiglieri di Pd, Idv e Sel, si è dimesso anche l’unico esponente di Fli in Regione, Francesco Pasquali: se si dimettono anche i 6 consiglieri dell’Udc, come sembra faranno martedì mattina, il Consiglio cade, Polverini perde la fiducia e il Lazio va a elezioni anticipate.  La pietra tombale ce la mette in serata Pier Ferdinando Casini: “Domani mattina faremo una riunione, io credo che dopo il marcio che è emerso, dopo la cupola che ha fatto venire fuori uno schifo, la cosa migliore, ma è la mia opinione e potrò andare in maggioranza o minoranza, è che bisogna restituire parola ai cittadini”. La decisione dell’Udc sembra quindi giù presa e alla governatrice allora, da un punto di vista strettamente politico, conviene anticipare gli eventi e dimettersi, prima di essere sfiduciata.

L’intenzione della Polverini di andarsene è emersa dal lungo incontro con Angelino Alfano in cui la governatrice avrebbe detto: “La misura è colma. Non ci sto a farmi sparare addosso, a farmi umiliare per colpe che non ho. Sono pronta a lasciare”. Dopo di che ha annullato l’unico appuntamento che aveva in calendario oggi, alle 18 al Campidoglio. D’altronde, anche se la Polverini decidesse di non dimettersi, potrebbe essere costretta a farlo.

Vertice Polverini-Alfano. Per il momento, come già avvenuto per le due settimane scorse, la situazione è ancora in stallo, con la Polverini che minaccia le dimissioni e poi rimane incollata alla poltrona. Ma stavolta potrebbe essere quella definitiva, anche se, sembrerebbe, Alfano è riuscito a prendere tempo, almeno fino al varo del piano generale dei tagli predisposto proprio dalla Polverini in queste ore. Ma sarà difficile per la governatrice superare le dimissioni a pioggia e la mozione di sfiducia fissata dal Pd per mercoledì 26.

Tutto è nelle mani dell’Udc: mentre il presidente dell’Udc Rocco Buttiglione aveva dichiarato che i consiglierei centristi “farebbero bene a lasciare”, il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, dopo aver difeso a spada tratta l’esperienza di governo dell’amministrazione Polverini, domenica sera ha lasciato trasparire su Twitter una crescente freddezza: “Correttezza impone – ha detto – che si decida con gli amici laziali. Pensando ai nostri elettori e all’Italia che vogliamo costruire”. E lunedì sera, mentre i vertiti del partito nazionale e del Lazio si sono riuniti per fare il punto della situazione in vista della riunione di martedì 25 settembre alle 11 con il segretario Lorenzo Cesa, Casini ha detto: ”Domani mattina faremo una riunione, io credo che dopo il marcio che e’ emerso, dopo la cupola che ha fatto venire fuori uno schifo, la cosa migliore, ma e’ la mia opinione e potro’ andare in maggioranza o minoranza e’ che bisogna restituire parola ai cittadini”.