Renzi scrive ai parlamentari: “Arrivederci a settembre per tagliare le tasse”

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Agosto 2015 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA
Renzi scrive ai parlamentari: "Arrivederci a settembre per tagliare le tasse"

Matteo Renzi

ROMA – “Stiamo meglio di un anno fa”, secondo il premier Matteo Renzi che ha scritto una lettera ai parlamentari di maggioranza prima delle “meritate” vacanze, per ringraziarli del lavoro svolto sin qui. ” Mai il Parlamento italiano in 70 anni di storia aveva lavorato così tanto e così intensamente. E nessun Paese europeo ha mai fatto – tutte insieme – così tante riforme”, ha detto il premier rivendicando i risultati raggiunti. Arrivederci a settembre, rilancia fin da ora, “per tagliare le tasse” agli italiani.

“Dopo che la legislatura si era aperta nel segno dell’immobilismo, perché si è cambiato Governo perché la palude aveva bloccato l’azione dell’esecutivo, quest’anno – grazie a ciascuno di voi – ha visto una svolta impressionante”. La stessa elezione del presidente della Repubblica, secondo il premier, è stato “un esame di maturità” che “il Parlamento ha superato con la lode”.

In autunno, avverte, “ci sarà da correre ancora più forte per completare le riforme”. Si riprenderà da legge di stabilità e dal “mettere la parola fine alla lunga stagione delle riforme costituzionali in attesa del referendum del 2016. Non sarà facile, perché niente è facile in Italia. Ma sarà entusiasmante”, assicura.

Poi Renzi si è soffermato sui traguardi raggiunti anche dal punto di vista economico: “L’Italia non è più il problema dell’Europa ma contribuisce a risolvere i problemi dell’Europa: la comunicazione sulla flessibilità permette margini di manovra fino a un punto di PIL e la recente vicenda greca ci ha visto come protagonisti di una mediazione cruciale per la Grecia ma forse anche per l’intera area Euro”.

E se il dato sulla ripresa è ancora timido, lui lo legge comunque in positivo: “Dopo undici trimestri negativi il Pil è tornato a crescere. Il turismo cresce soprattutto al sud, come dimostrano anche i dati di oggi. Gli investimenti diretti esteri nel 2014 crollano in Europa (-17%) e aumentano in Italia (+31%) segno che il nostro Paese è finalmente di nuovo attrattivo”. Insomma, “l’Italia sta meglio di un anno fa. Gli italiani lo devono anche grazie al vostro impegno”.

Non manca la solita steccata alle opposizioni: “Il futuro dei nostri figli è nelle nostre mani. Possiamo fare come fanno i nostri oppositori: urlare soltanto, abbaiare alla luna, gridare nei talk show. Oppure rimboccarci le maniche, non cedere al piagnisteo e cambiare ciò che va cambiato, restituendo fiducia, trasmettendo speranza”.