Ricette online e tagli su spesa farmaceutica: il piano Sanità nel Def di Renzi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2014 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
Ricette online e tagli su spesa farmaceutica: il piano Sanità nel Def di Renzi Palazzo Chigi - Consiglio dei Ministri

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute del governo Renzi (LaPresse)

ROMA – Le ricette si faranno online: è una delle misure con cui il governo Renzi pensa di contenere nei prossimi anni sulla spesa per il Sistema sanitario nazionale. Che non scenderà in termini assoluti, ma calerà in rapporto al Pil: dal 7% spesa sanitaria/Pil previsto nel 2014 al 6,8% previsto nel 2018. La cifra stanziata passerà dagli 111,4 miliardi di euro di quest’anno ai 121,3 miliardi del 2018: la spesa sanitaria così crescerà del 2,1%, ma il Def (Documento di economia e finanza) stima che nello stesso periodo il Prodotto interno lordo aumenterà del 3%.

Quindi non si può parlare di riduzione ma di razionalizzazione della spesa. Come? Bloccando i contratti, tagliando sulla spesa farmaceutica e attuando altre misure di spending review. Il risparmio di un miliardo è l’obiettivo sulla lotta agli sprechi, attuata nell’ambito del “Patto per la Salute” sul quale il ministro della Salute Beatrice Lorenzin cercherà di trovare un accordo con le Regioni entro maggio. Un patto per sanzionare tutte le spese che superano i costi standard. Il classico esempio è quello della siringa, che in una regione costa 3 centesimi e in un’altra 65. Il “costo standard” sarà 3 centesimi e l’ospedale che pagherà di più per una siringa dovrà essere multato.

Tornando alle ricette online (un progetto nato 10 anni fa, quando fu introdotta la tessera sanitariasi parte dal 2014, quando sarà estesa a tutto il territorio la “dematerializzazione delle ricette mediche cartacee, avviata già in alcune Regioni”. Con le ricette via internet si potranno inoltre controllare meglio le prescrizioni mediche e cercare di evitare sprechi e abusi.

L’equilibrio difficile da trovare è quello di contenere le spese senza tagli lineari: senza chiudere ospedali e ridurre l’offerta di farmaci. Intanto il ministro Lorenzin e il governo dovranno fronteggiare l’opposizione al blocco dei contratti e al tetto di 239 mila euro per lo stipendio annuo dei direttori delle aziende sanitarie di Fiaso (Federazione di Asl e ospedali) e dei sindacati di medici e dirigenti (Anaao-Assomed).