Riforma elettorale, il Pd vuole tornare al maggioritario

Pubblicato il 19 Maggio 2010 - 18:22 OLTRE 6 MESI FA
luciano violante

Luciano Violante

Anche il Pd vuole che il sistema elettorale torni alla foruma maggioritaria: il gruppo di lavoro sulla riforma elettorale, coordinato da Luciano Violante, ha approvato un documento che prevede il ritorno ai collegi uninominali. Il documento sulle riforme istituzionali sarà presentato all’Assemblea nazionale del 21 e 22 maggio.

Il gruppo di lavoro si è riunito diverse volte nelle ultime settimane e il 18 maggio ha dato mandato a Luciano Violante di redigere il testo definitivo da portare all’Assemblea nazionale.

Più scontate, perché ampiamente dibattute in passato, i contenuti del documento riguardanti la forma di governo: il modello è un governo parlamentare, con un rafforzamento dei poteri dell’esecutivo, bilanciato da poteri di controllo del Parlamento. Alla sola Camera dei Deputati viene lasciato il ruolo di Camera politica che dà la fiducia, mentre il Senato diventa Senato federale, con competenze sul bilancio federale. E’ prevista anche la diminuzione del numero dei Deputati a 400.

Più discussione c’è stata invece sulla legge elettorale, su cui però alla fine ieri c’é stato un accordo generale sulla formula del “sistema di impianto maggioritario con collegi uninominali”. Il criterio può tradursi in diversi sistemi concreti, dal “Mattarellum” cioé collegi uninominali a turno unico, al modello francese, cioé a doppio turno, e perfino al modello spagnolo.

Viene però escluso il modello tedesco e tutte le forme di sistemi proporzionali, nonostante nelle ultime settimane Massimo D’Alema abbia esplicitamente criticato l’attuale bipolarismo perché è in grado di produrre sì maggioranze, ma non in grado di governare e fare riforme a causa della loro eterogeneità.